Le migrazioni internazionali rappresentano per l’Unione Europea un problema e una sfida tali da andare oltre il Partenariato Euro-Mediterraneo, fino a mettere in discussione la sua stessa esistenza. Le ragioni che hanno condotto ad una così critica situazione sono molteplici e hanno come origine il fatto che i migranti internazionali rappresentano una “risorsa” dimenticata del Partenariato economico-finanziario. La Dichiarazione di Barcellona non ha recepito né la natura economica del fenomeno, né il ruolo del Mediterraneo quale centro di un “sistema migratorio” intercontinentale in espansione. Ciò ha generato politiche migratorie Euro-Mediterranee oscillanti fra sicurezza delle frontiere e promozione dell’integrazione attraverso iniziative decentrate e unilaterali. Per superare la crisi occorre prendere coscienza del fenomeno (quindi della distinzione fra rifugiati, migranti internazionali e migranti interni), della sua incorporazione nei processi globalizzati di sviluppo e crescita delle economie e della necessità di gestirlo nell’ambito di un disegno strategico di tutti i paesi che coinvolge. Occorre andare oltre il “co-sviluppo”, verso una nuova forma di cooperazione economica fra paesi a differente livello di avanzamento che concepiscano il Mediterraneo come “progetto”.
Romagnoli, A. (2016). Il partenariato Euro-Mediterraneo alla prova dei flussi migratori. Bologna : Il Mulino.
Il partenariato Euro-Mediterraneo alla prova dei flussi migratori
ROMAGNOLI, ALESSANDRO
2016
Abstract
Le migrazioni internazionali rappresentano per l’Unione Europea un problema e una sfida tali da andare oltre il Partenariato Euro-Mediterraneo, fino a mettere in discussione la sua stessa esistenza. Le ragioni che hanno condotto ad una così critica situazione sono molteplici e hanno come origine il fatto che i migranti internazionali rappresentano una “risorsa” dimenticata del Partenariato economico-finanziario. La Dichiarazione di Barcellona non ha recepito né la natura economica del fenomeno, né il ruolo del Mediterraneo quale centro di un “sistema migratorio” intercontinentale in espansione. Ciò ha generato politiche migratorie Euro-Mediterranee oscillanti fra sicurezza delle frontiere e promozione dell’integrazione attraverso iniziative decentrate e unilaterali. Per superare la crisi occorre prendere coscienza del fenomeno (quindi della distinzione fra rifugiati, migranti internazionali e migranti interni), della sua incorporazione nei processi globalizzati di sviluppo e crescita delle economie e della necessità di gestirlo nell’ambito di un disegno strategico di tutti i paesi che coinvolge. Occorre andare oltre il “co-sviluppo”, verso una nuova forma di cooperazione economica fra paesi a differente livello di avanzamento che concepiscano il Mediterraneo come “progetto”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.