Il saggio offre la prima ricostruzione analitica e d'insieme della sterminata produzione storiografica di Jean-Charles Léonard Simonde de Sismondi (1773-1842), l'intellettuale ginevrino che agì con grande efficacia sulla formazione dell'immaginario risorgimentale con la Histoire des Républiques italiennes e che fornì una peculiare interpretazione della storia francese in ventinove volumi (1821-1842). Autore anche di discorsi, di un romano storico, di centinaia di articoli biografici e di un'opera per il grande pubblico nella quale revisionava molte delle posizioni "classiche" di Edward Gibbon sul crollo dell'Impero romano, Sismondi godette di relativa - e limitata nel tempo - reputazione presso i contemporanei, mentre è stato successivamente liquidato dalla critica accademica. Periodicamente riscoperto in Italia per le sue posizioni storiografiche, economiche e costituzionali, è da alcuni anni oggetto di una più vasta revisione critica, che ne ha mostrato in sede internazionale il grande valore ma pure la sostanziale eccentricità rispetto alle maggiori correnti intellettuali e politiche del Vormaerz. Il libro si inserisce in tale sforzo di reinterpretazione, dimostrando l'importanza nel medio e nel lungo periodo di molti passaggi dell'opera storiografica e investigando le cause dell'oblio che ne avevano fatto alla vigilia della morte un isolato, specie rispetto alla civiltà letteraria e poliitca della Monarchia di luglio.
Il saggio offre la prima ricostruzione analitica e d'insieme della sterminata produzione storiografica di Jean-Charles Léonard Simonde de Sismondi (1773-1842), l'intellettuale ginevrino che agì con grande efficacia sulla formazione dell'immaginario risorgimentale con la Histoire des Républiques italiennes e che fornì una peculiare interpretazione della storia francese in ventinove volumi (1821-1842). Autore anche di discorsi, di un romano storico, di centinaia di articoli biografici e di un'opera per il grande pubblico nella quale revisionava molte delle posizioni "classiche" di Edward Gibbon sul crollo dell'Impero romano, Sismondi godette di relativa - e limitata nel tempo - reputazione presso i contemporanei, mentre è stato successivamente liquidato dalla critica accademica. Periodicamente riscoperto in Italia per le sue posizioni storiografiche, economiche e costituzionali, è da alcuni anni oggetto di una più vasta revisione critica, che ne ha mostrato in sede internazionale il grande valore ma pure la sostanziale eccentricità rispetto alle maggiori correnti intellettuali e politiche del Vormaerz. Il libro si inserisce in tale sforzo di reinterpretazione, dimostrando l'importanza nel medio e nel lungo periodo di molti passaggi dell'opera storiografica e investigando le cause dell'oblio che ne avevano fatto alla vigilia della morte un isolato, specie rispetto alla civiltà letteraria e poliitca della Monarchia di luglio.
Casalena, M. (2016). Libertà, Progresso e Decadenza. La storiografia di Sismondi. BOLOGNA : BONONIA UNIVERSITY PRESS.
Libertà, Progresso e Decadenza. La storiografia di Sismondi
CASALENA, MARIA PIA
2016
Abstract
Il saggio offre la prima ricostruzione analitica e d'insieme della sterminata produzione storiografica di Jean-Charles Léonard Simonde de Sismondi (1773-1842), l'intellettuale ginevrino che agì con grande efficacia sulla formazione dell'immaginario risorgimentale con la Histoire des Républiques italiennes e che fornì una peculiare interpretazione della storia francese in ventinove volumi (1821-1842). Autore anche di discorsi, di un romano storico, di centinaia di articoli biografici e di un'opera per il grande pubblico nella quale revisionava molte delle posizioni "classiche" di Edward Gibbon sul crollo dell'Impero romano, Sismondi godette di relativa - e limitata nel tempo - reputazione presso i contemporanei, mentre è stato successivamente liquidato dalla critica accademica. Periodicamente riscoperto in Italia per le sue posizioni storiografiche, economiche e costituzionali, è da alcuni anni oggetto di una più vasta revisione critica, che ne ha mostrato in sede internazionale il grande valore ma pure la sostanziale eccentricità rispetto alle maggiori correnti intellettuali e politiche del Vormaerz. Il libro si inserisce in tale sforzo di reinterpretazione, dimostrando l'importanza nel medio e nel lungo periodo di molti passaggi dell'opera storiografica e investigando le cause dell'oblio che ne avevano fatto alla vigilia della morte un isolato, specie rispetto alla civiltà letteraria e poliitca della Monarchia di luglio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.