Tra le numerose forme di accordi interaziendali possibili nel mondo cooperativo, il lavoro concentra l’attenzione sulle strutture consortili, aggregati aziendali di secondo livello il cui ruolo appare sempre più imprescindibile per il mantenimento di adeguati livelli di economicità e competitività delle cooperative. Si è cercato di rispondere all’interrogativo concernente sia la natura dei modelli di consorzio appropriati agli obiettivi e ai fabbisogni delle cooperative di produzione lavoro operanti nei settori dei servizi alle aziende. Il quesito ha pertanto condotto alla definizione del primo scopo di questa riflessione economico-aziendale: la costruzione di uno schema di analisi per l’osservazione dei modelli di consorzio – aggreganti cooperative di lavoro operanti nel settore dei servizi alle aziende - che consenta la lettura sistematica delle variabili di ordine strutturale ed operativo che ne disegnano la configurazione. Successivamente, da tale modellazione si è fatta discendere uno strumento per guidare la progettazione partecipata di un consorzio cooperativo; la procedura proposta si fonda sull’identificazione del sistema di scelte che devono essere formulate in vista della costituzione del consorzio; ciascuna categoria di scelte s’incentra su una specifica variabile progettuale, secondo un’articolazione che discende così dallo schema di analisi frutto del ragionamento positivo. Si è voluto in tal modo conferire un marcato grado di strutturazione e decisi tratti di razionalità – ovviamente limitata - al complesso processo decisionale inerente alla progettazione della configurazione consortile. In tal senso, lo studio condotto assume anche una chiara valenza normativa. L’utilità di un simile strumento è propria di una procedura per la pianificazione di una iniziativa di sviluppo; esso inoltre eleva il grado di completezza informativa relativamente alle posizioni che ciascun attore partecipante all’elaborazione progettuale assume rispetto alle variabili di scelta, facilitando il processo di confronto e negoziazione interna, senza poterne peraltro assicurare l’esito. Dal punto di vista metodologico, lo studio ha abbinato un approccio deduttivo, che partendo da principi di ordine generale giunge ad interpretare i fenomeni della realtà consortile, ad un approccio induttivo fondato sull’analisi di casi – consorzi di successo - ai quali si è attribuita in parte una funzione di ordine esplorativo, in parte di verifica della capacità euristica dello schema di analisi. Si precisa che il caso del Consorzio Solidarietà Sociale (par. 5.3) è opera della dottoressa Raffaella Melotti.

MARANO M. (2005). L'indagine economico-aziendale. BOLOGNA : ConfCooperative Emilia-Romagna.

L'indagine economico-aziendale

MARANO, MAURIZIO
2005

Abstract

Tra le numerose forme di accordi interaziendali possibili nel mondo cooperativo, il lavoro concentra l’attenzione sulle strutture consortili, aggregati aziendali di secondo livello il cui ruolo appare sempre più imprescindibile per il mantenimento di adeguati livelli di economicità e competitività delle cooperative. Si è cercato di rispondere all’interrogativo concernente sia la natura dei modelli di consorzio appropriati agli obiettivi e ai fabbisogni delle cooperative di produzione lavoro operanti nei settori dei servizi alle aziende. Il quesito ha pertanto condotto alla definizione del primo scopo di questa riflessione economico-aziendale: la costruzione di uno schema di analisi per l’osservazione dei modelli di consorzio – aggreganti cooperative di lavoro operanti nel settore dei servizi alle aziende - che consenta la lettura sistematica delle variabili di ordine strutturale ed operativo che ne disegnano la configurazione. Successivamente, da tale modellazione si è fatta discendere uno strumento per guidare la progettazione partecipata di un consorzio cooperativo; la procedura proposta si fonda sull’identificazione del sistema di scelte che devono essere formulate in vista della costituzione del consorzio; ciascuna categoria di scelte s’incentra su una specifica variabile progettuale, secondo un’articolazione che discende così dallo schema di analisi frutto del ragionamento positivo. Si è voluto in tal modo conferire un marcato grado di strutturazione e decisi tratti di razionalità – ovviamente limitata - al complesso processo decisionale inerente alla progettazione della configurazione consortile. In tal senso, lo studio condotto assume anche una chiara valenza normativa. L’utilità di un simile strumento è propria di una procedura per la pianificazione di una iniziativa di sviluppo; esso inoltre eleva il grado di completezza informativa relativamente alle posizioni che ciascun attore partecipante all’elaborazione progettuale assume rispetto alle variabili di scelta, facilitando il processo di confronto e negoziazione interna, senza poterne peraltro assicurare l’esito. Dal punto di vista metodologico, lo studio ha abbinato un approccio deduttivo, che partendo da principi di ordine generale giunge ad interpretare i fenomeni della realtà consortile, ad un approccio induttivo fondato sull’analisi di casi – consorzi di successo - ai quali si è attribuita in parte una funzione di ordine esplorativo, in parte di verifica della capacità euristica dello schema di analisi. Si precisa che il caso del Consorzio Solidarietà Sociale (par. 5.3) è opera della dottoressa Raffaella Melotti.
2005
Verso l'integrazione consortile nella cooperazione di servizi
35
202
MARANO M. (2005). L'indagine economico-aziendale. BOLOGNA : ConfCooperative Emilia-Romagna.
MARANO M.
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