Il complesso degli Olivetani sorge a Rimini sulle colline di San Fortunato, dove, nel 1415, Carlo Malatesta erige un piccolo monastero affidato agli Agostiniani. Nel 1430 i documenti riferiscono che qui vi alloggiavano sei monaci e nel maggio del 1433 vi si celebra il Capitolo Generale dell’Ordine. Tra la metà del XVI e gli inizi del XVII la Chiesa ed il convento vengono ristrutturati; dopo il terremoto del 1786 viene subito presentato un progetto per la ricostruzione del monastero. Nel 1797 questo viene però soppresso e nel maggio del 1802 inizia la sua demolizione. Agli inizi del’900 il corpo di fabbrica superstite su Via Covignano, è trasformato in villa privata e, nel 1923, accatastato come “Casino di villeggiatura”. Il monastero e la villa, adibiti ad Ospedale ed a rifugio antiaereo durante il passaggio del fronte, saranno gravemente danneggiati dai bombardamenti che distrussero la città di Rimini. Nel 1958 il fabbricato viene donato alla parrocchia che lo affitterà come ristorante. Nel marzo del 2003 la Diocesi di Rimini bandisce un Concorso per il trasferimento del Seminario Vescovile a San Fortunato in cui viene richiesto che la nuova sede venga collocata negli ambienti dell’ex convento ed in nuovi corpi di fabbrica di ampliamento. Il vincitore del concorso risulta il gruppo dello scrivente con a capo l’arch. Paola Benzi. L’area di intervento consta complessivamente di una sup. fondiaria di mq.17 000 (SU di circa mq. 2.000 di esistente e di mq. 4.000 di nuova costruzione), questa è dotata di ampie zone a parco che sono state oggetto di un attento studio prima del loro restauro. Per facilitare l’individuazione dei fabbricati si sono indicati con le lettere A, B e C i manufatti esistenti mentre con D ed E i nuovi edifici di ampliamento. Il restauro del monastero era finalizzato al recupero ed al riuso di un edificio compromesso dalle destinazioni d’uso pregresse. Sono state pertanto demolite tutte le recenti superfetazioni che ne alteravano l’unitarietà e la leggibilità, mantenute geometrie e tecnologia delle coperture, sostituiti i solai in lacero-cemento con altri in legno e consolidati i sistemi voltati. Le murature sono state consolidate mentre gli intonaci conservati e/o sostituiti con nuovi a base di calce. In alcuni vani del corpo A sono state restaurate decorazioni pittoriche preesistenti. Per adeguare il complesso alle normative vigenti (sicurezza e accessibilità) sono stati inoltre inseriti nuovi corpi scala ed ascensori e rinnovata la rete impiantistica. Il corpo A ospiterà l’Istituto Superiore di Scienze Religiose e l’Archivio della Diocesi mentre il corpo B, la Biblioteca del Seminario ed alcuni alloggi ed il corpo C l’atrio di ingresso al Seminario. Contestualmente ai lavori di restauro è stata eseguita una campagna di scavi che ha rimesso messo in luce strutture di fondazioni e murature del XVI e del XVIII sec. Nell’ampliamento dell‘ex convento (corpi D ed E) troveranno posto invece la parte abitativa del Seminario e gli spazi ad uso collettivo. Il fabbricato D, articolato su tre livelli, sarà adibito ad alloggi dei seminaristi, a soggiorni, sale-studio ed ospiterà la Cappella Maggiore e una sala polivalente. Nel fabbricato E sarà ubicata la palestra e la mensa del seminario. La struttura portante, in c.a. a campata unica, verrà tamponata da una cartella di mattoni fatti a mano, mentre l’attico sarà ricoperta da lastre di rame. Il nuovo Seminario verrà dotato autorimessa interrata di un parcheggio di 1280 mq.

Progetto per la nuova sede del Seminario Vescovile di Rimini / P.Benzi (capogruppo); E.De Cecco;M.Maggi; M.Sirotti; A.Ugolini.. - ELETTRONICO. - (2004).

Progetto per la nuova sede del Seminario Vescovile di Rimini

UGOLINI, ANDREA
2004

Abstract

Il complesso degli Olivetani sorge a Rimini sulle colline di San Fortunato, dove, nel 1415, Carlo Malatesta erige un piccolo monastero affidato agli Agostiniani. Nel 1430 i documenti riferiscono che qui vi alloggiavano sei monaci e nel maggio del 1433 vi si celebra il Capitolo Generale dell’Ordine. Tra la metà del XVI e gli inizi del XVII la Chiesa ed il convento vengono ristrutturati; dopo il terremoto del 1786 viene subito presentato un progetto per la ricostruzione del monastero. Nel 1797 questo viene però soppresso e nel maggio del 1802 inizia la sua demolizione. Agli inizi del’900 il corpo di fabbrica superstite su Via Covignano, è trasformato in villa privata e, nel 1923, accatastato come “Casino di villeggiatura”. Il monastero e la villa, adibiti ad Ospedale ed a rifugio antiaereo durante il passaggio del fronte, saranno gravemente danneggiati dai bombardamenti che distrussero la città di Rimini. Nel 1958 il fabbricato viene donato alla parrocchia che lo affitterà come ristorante. Nel marzo del 2003 la Diocesi di Rimini bandisce un Concorso per il trasferimento del Seminario Vescovile a San Fortunato in cui viene richiesto che la nuova sede venga collocata negli ambienti dell’ex convento ed in nuovi corpi di fabbrica di ampliamento. Il vincitore del concorso risulta il gruppo dello scrivente con a capo l’arch. Paola Benzi. L’area di intervento consta complessivamente di una sup. fondiaria di mq.17 000 (SU di circa mq. 2.000 di esistente e di mq. 4.000 di nuova costruzione), questa è dotata di ampie zone a parco che sono state oggetto di un attento studio prima del loro restauro. Per facilitare l’individuazione dei fabbricati si sono indicati con le lettere A, B e C i manufatti esistenti mentre con D ed E i nuovi edifici di ampliamento. Il restauro del monastero era finalizzato al recupero ed al riuso di un edificio compromesso dalle destinazioni d’uso pregresse. Sono state pertanto demolite tutte le recenti superfetazioni che ne alteravano l’unitarietà e la leggibilità, mantenute geometrie e tecnologia delle coperture, sostituiti i solai in lacero-cemento con altri in legno e consolidati i sistemi voltati. Le murature sono state consolidate mentre gli intonaci conservati e/o sostituiti con nuovi a base di calce. In alcuni vani del corpo A sono state restaurate decorazioni pittoriche preesistenti. Per adeguare il complesso alle normative vigenti (sicurezza e accessibilità) sono stati inoltre inseriti nuovi corpi scala ed ascensori e rinnovata la rete impiantistica. Il corpo A ospiterà l’Istituto Superiore di Scienze Religiose e l’Archivio della Diocesi mentre il corpo B, la Biblioteca del Seminario ed alcuni alloggi ed il corpo C l’atrio di ingresso al Seminario. Contestualmente ai lavori di restauro è stata eseguita una campagna di scavi che ha rimesso messo in luce strutture di fondazioni e murature del XVI e del XVIII sec. Nell’ampliamento dell‘ex convento (corpi D ed E) troveranno posto invece la parte abitativa del Seminario e gli spazi ad uso collettivo. Il fabbricato D, articolato su tre livelli, sarà adibito ad alloggi dei seminaristi, a soggiorni, sale-studio ed ospiterà la Cappella Maggiore e una sala polivalente. Nel fabbricato E sarà ubicata la palestra e la mensa del seminario. La struttura portante, in c.a. a campata unica, verrà tamponata da una cartella di mattoni fatti a mano, mentre l’attico sarà ricoperta da lastre di rame. Il nuovo Seminario verrà dotato autorimessa interrata di un parcheggio di 1280 mq.
2004
Progetto per la nuova sede del Seminario Vescovile di Rimini / P.Benzi (capogruppo); E.De Cecco;M.Maggi; M.Sirotti; A.Ugolini.. - ELETTRONICO. - (2004).
P.Benzi (capogruppo); E.De Cecco;M.Maggi; M.Sirotti; A.Ugolini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/56023
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