Il problema della cultura riflessiva nei servizi e nelle politiche sociali è oggi un tema di enorme rilevanza teorica e pratica per l’identità presente e futura dei sistemi di welfare europei. Proprio nel continente europeo,che si vuole portatore di riflessività e di auto-critica, si sta invece condensando un pensiero “unico” che non è semplicemente rappresentabile come “neo-liberismo”. Si tratta invece della potente, ma agonizzante sintesi delle “vecchie” tradizioni liberal-democratiche e social-democratiche che, sulla base dei valori dell’eguaglianza e della libertà spinge con forza inaudita verso una mono-cultura fortemente ideologica. Negli effetti la cultura lib-lab europea agisce come un paradossale “distruttore di varietà”, proprio mentre si vorrebbe multiculturale e inclusivo: auto-proclamandosi come la cultura più aperta alla diversità, si dimostra invece come chiusa all’alterità; sostenendo l’eguaglianza, produce omologazione; affermando di essere desiderosa di “comunità”, produce “immunità”, e così via. Inoltre questa monocultura ha anche effetti epistemologici e pratici: influenza il modo di percepirsi delle persone e “decostruisce” stili di vita e culture diverse che invece avrebbero il diritto di esprimersi. La diagnosi di questa situazione è piuttosto semplice: mancanza di una nuova cultura riflessiva, cioè di una capacità di auto-osservarsi stabilmente in modo critico al fine di cambiare per adeguarsi a relazioni sociali più giuste ed eque. La scelta dei saggi segue questa logica e la sviluppa seguendo sentieri diversi, ma convergenti. In conclusione dalla lettura del volume che presentiamo, sorge una fortissima domanda di nuova cultura riflessiva, individuale e istituzionale. La società del nuovo millennio, già identificata come società-riflessiva, non può che essere affrontata “riflessivamente” e ciò comporta lasciarsi alle spalle le vecchie certezze lib-lab. Torna così al centro dell’attenzione sociologica il nesso tra agire individuale e strutture sociale, nesso che deve essere costantemente monitorato (auto) riflessivamente.
R. Prandini, L. Martignani ( a cura di) (2007). Cultura riflessiva e politiche sociali. MILANO : FrancoAngeli.
Cultura riflessiva e politiche sociali
PRANDINI, RICCARDO;
2007
Abstract
Il problema della cultura riflessiva nei servizi e nelle politiche sociali è oggi un tema di enorme rilevanza teorica e pratica per l’identità presente e futura dei sistemi di welfare europei. Proprio nel continente europeo,che si vuole portatore di riflessività e di auto-critica, si sta invece condensando un pensiero “unico” che non è semplicemente rappresentabile come “neo-liberismo”. Si tratta invece della potente, ma agonizzante sintesi delle “vecchie” tradizioni liberal-democratiche e social-democratiche che, sulla base dei valori dell’eguaglianza e della libertà spinge con forza inaudita verso una mono-cultura fortemente ideologica. Negli effetti la cultura lib-lab europea agisce come un paradossale “distruttore di varietà”, proprio mentre si vorrebbe multiculturale e inclusivo: auto-proclamandosi come la cultura più aperta alla diversità, si dimostra invece come chiusa all’alterità; sostenendo l’eguaglianza, produce omologazione; affermando di essere desiderosa di “comunità”, produce “immunità”, e così via. Inoltre questa monocultura ha anche effetti epistemologici e pratici: influenza il modo di percepirsi delle persone e “decostruisce” stili di vita e culture diverse che invece avrebbero il diritto di esprimersi. La diagnosi di questa situazione è piuttosto semplice: mancanza di una nuova cultura riflessiva, cioè di una capacità di auto-osservarsi stabilmente in modo critico al fine di cambiare per adeguarsi a relazioni sociali più giuste ed eque. La scelta dei saggi segue questa logica e la sviluppa seguendo sentieri diversi, ma convergenti. In conclusione dalla lettura del volume che presentiamo, sorge una fortissima domanda di nuova cultura riflessiva, individuale e istituzionale. La società del nuovo millennio, già identificata come società-riflessiva, non può che essere affrontata “riflessivamente” e ciò comporta lasciarsi alle spalle le vecchie certezze lib-lab. Torna così al centro dell’attenzione sociologica il nesso tra agire individuale e strutture sociale, nesso che deve essere costantemente monitorato (auto) riflessivamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.