Sempre più variegati, ricchi e articolati sono gli ambienti in cui si apprendono e insegnano le lingue straniere. Le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento influiscono direttamente sulle modalità di erogazione dei contenuti, sulle possibilità di interazione fra i partecipanti e sul modello di lingua e cultura proposto. Le ricerche e i progetti illustrati dagli autori nel Volume ci guidano verso l’osservazione di nuove pratiche di ricerca-azione e di ricerca applicata sempre più diffuse in questo settore della glottodidattica, seguendo tre assi principali: approcci e metodologie, reti sociali e processi inclusivi, esperienze e casi di studio. Un ambiente di apprendimento in cui risorse tecnopedagogiche e risorse umane interagiscono nel quadro di una modellazione didattica regolatrice può diventare terreno fertile per ampliare ed arricchire la libertà di espressione e di azione degli attori coinvolti (insegnanti, tutor, progettisti, studenti), guidandoci al contempo verso l’apertura a nuovi quesiti su vecchie questioni, quali sono l’autonomia, la centralità dell’apprendente e l’innovazione pedagogica. Sul filo di queste riflessioni rileggiamo il significato di alcuni ‘termini-concetto’ ricorrenti nella letteratura specialistica europea, come per esempio ‘dispositivo formativo’ e ‘innovazione’ didattica. Da questa prospettiva, l’innovazione non si configura tanto come una rottura radicale con il passato, bensí come il riconoscimento di un cambiamento che avviene in modo graduale e progressivo.

Cristiana, C., Anabel Valdiviezo (2014). Dispositivi formativi e modalità ibride per l’apprendimento linguistico. Bologna : CLUEB (Collana Contesti Linguistici).

Dispositivi formativi e modalità ibride per l’apprendimento linguistico

CERVINI, CRISTIANA;
2014

Abstract

Sempre più variegati, ricchi e articolati sono gli ambienti in cui si apprendono e insegnano le lingue straniere. Le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento influiscono direttamente sulle modalità di erogazione dei contenuti, sulle possibilità di interazione fra i partecipanti e sul modello di lingua e cultura proposto. Le ricerche e i progetti illustrati dagli autori nel Volume ci guidano verso l’osservazione di nuove pratiche di ricerca-azione e di ricerca applicata sempre più diffuse in questo settore della glottodidattica, seguendo tre assi principali: approcci e metodologie, reti sociali e processi inclusivi, esperienze e casi di studio. Un ambiente di apprendimento in cui risorse tecnopedagogiche e risorse umane interagiscono nel quadro di una modellazione didattica regolatrice può diventare terreno fertile per ampliare ed arricchire la libertà di espressione e di azione degli attori coinvolti (insegnanti, tutor, progettisti, studenti), guidandoci al contempo verso l’apertura a nuovi quesiti su vecchie questioni, quali sono l’autonomia, la centralità dell’apprendente e l’innovazione pedagogica. Sul filo di queste riflessioni rileggiamo il significato di alcuni ‘termini-concetto’ ricorrenti nella letteratura specialistica europea, come per esempio ‘dispositivo formativo’ e ‘innovazione’ didattica. Da questa prospettiva, l’innovazione non si configura tanto come una rottura radicale con il passato, bensí come il riconoscimento di un cambiamento che avviene in modo graduale e progressivo.
2014
247
978-88-491-3888-7
Cristiana, C., Anabel Valdiviezo (2014). Dispositivi formativi e modalità ibride per l’apprendimento linguistico. Bologna : CLUEB (Collana Contesti Linguistici).
Cristiana, Cervini; Anabel Valdiviezo
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