il volume tenta di analizzare i vissuti dei bambini in età scolare, partendo da una analisi panoramica sulle attività che scandiscono il loro tempo libero. a supporto dell'analisi sono riportati anche dati statistici di come stiano con il tempo trasformandosi i tempi dell'infanzia. l'elmento delle nuove tecnologie costituisce un attrattiva sempre maggiore per le giovani generazioni che appaiono sempre più alfabetizzati ai linguaggi del sistema dei media. il frame teorico del presente lavoro si colloca, partendo dall'analisi delle teorie sulla comunicazione di massa, nell'iquadramento del ruolo dei media all'interno dei processi di socializzazione dei minori. il libro si concentra poi sull'analisi della percezione dei flussi comunicativi, e non dei processi di persuasione, volendo in questo modo sottolineare la capacità produttiva dei fruitori televisivi non più solo semplici telespettatori, ma prima di tutto interpreti , selezionatori di flussi comunicativi, con particolare riferimento alla trasmissione di contenuti inerenti alla cultura alimentare.
M. Rescigno (2005). Comunicazioni di massa e percezione dei giovani in età scolare: il caso della cultura alimentare. BOLOGNA : Edizioni Baiesi.
Comunicazioni di massa e percezione dei giovani in età scolare: il caso della cultura alimentare
RESCIGNO, MARIA
2005
Abstract
il volume tenta di analizzare i vissuti dei bambini in età scolare, partendo da una analisi panoramica sulle attività che scandiscono il loro tempo libero. a supporto dell'analisi sono riportati anche dati statistici di come stiano con il tempo trasformandosi i tempi dell'infanzia. l'elmento delle nuove tecnologie costituisce un attrattiva sempre maggiore per le giovani generazioni che appaiono sempre più alfabetizzati ai linguaggi del sistema dei media. il frame teorico del presente lavoro si colloca, partendo dall'analisi delle teorie sulla comunicazione di massa, nell'iquadramento del ruolo dei media all'interno dei processi di socializzazione dei minori. il libro si concentra poi sull'analisi della percezione dei flussi comunicativi, e non dei processi di persuasione, volendo in questo modo sottolineare la capacità produttiva dei fruitori televisivi non più solo semplici telespettatori, ma prima di tutto interpreti , selezionatori di flussi comunicativi, con particolare riferimento alla trasmissione di contenuti inerenti alla cultura alimentare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.