Il saggio ricostruisce l'organizzazione, lo svolgimento e le implicazioni politiche e propagandistiche dei giochi olimpici di Berlino del 1936. Si inizia ricostruendo il rapporto tra governo tedesco e Cio nella definizione delle modalità organizzative dei giochi per proseguire con una indagine delle implicazioni urbanistiche dei giochi: la costruzione dello stadio, del villaggio olimpico, gli adeguamenti della viabilità e del sistema dei trasporti. I giochi sono stati un'occasione unica per la costruzione di un'immagine rassicurante della nuova Germania, particolare attenzione è stata dedicata infatti agli aspetti propagandistici attraverso la stampa e il cinema. Tuttavia le stesse manifestazioni sportive, al di là della superficie propagandistica mostrano chiare tracce della politica razzista, bellicista e autoritaria del regime. Lo sforzo propagandistico mostrò grande efficacia anche nella memoria dei giochi, la cui immagine positiva andò ben oltre la caduta del regime nazista e cominciò ad essere messa in discussione soltanto verso la fine degli anni Sessanta.
Capuzzo, P. (2016). Le olimpiadi di Berlino (1936). Bologna : BraDypUS Studio Associato di Bogdani J. e Vecchietti E..
Le olimpiadi di Berlino (1936)
CAPUZZO, PAOLO
2016
Abstract
Il saggio ricostruisce l'organizzazione, lo svolgimento e le implicazioni politiche e propagandistiche dei giochi olimpici di Berlino del 1936. Si inizia ricostruendo il rapporto tra governo tedesco e Cio nella definizione delle modalità organizzative dei giochi per proseguire con una indagine delle implicazioni urbanistiche dei giochi: la costruzione dello stadio, del villaggio olimpico, gli adeguamenti della viabilità e del sistema dei trasporti. I giochi sono stati un'occasione unica per la costruzione di un'immagine rassicurante della nuova Germania, particolare attenzione è stata dedicata infatti agli aspetti propagandistici attraverso la stampa e il cinema. Tuttavia le stesse manifestazioni sportive, al di là della superficie propagandistica mostrano chiare tracce della politica razzista, bellicista e autoritaria del regime. Lo sforzo propagandistico mostrò grande efficacia anche nella memoria dei giochi, la cui immagine positiva andò ben oltre la caduta del regime nazista e cominciò ad essere messa in discussione soltanto verso la fine degli anni Sessanta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.