Disposizioni costruttive e "pratico rilievo. Note a margine dei nuovi rilievi (1992-2000)

Il contributo è pubblicato nel volume edito in occasione degli ultimi restauri giubilari del Tempio Malatestiano di Rimini (1999-2000). Sulla campagna di rilevamento della fabbrica albertiana, iniziata nel 1992 e proseguita sino al dicembre del 2000, si è già avuto modo di riferire in altra occasione, qui si è puntata l’attenzione su quanto emerso dall’esame ravvicinato di quelle “disposizioni costruttive”- tecnologie edili antiche e materiali -, di cui parla G.Giovannoni in un suo scritto del 1925, consapevoli di quanto siano facili, ma senza dubbio limitate, le valutazioni su di un manufatto antico in cui il valore d’immagine risulti dominante. Lo scritto analizza le tecniche di lavorazione, posa in opera e finitura del paramento lapideo esterno che degli elementi architettonici (semicolonne di facciata, pilastri ed archi, trabeazione) per poi passare allo studio delle strutture murarie del tempio. Queste costituiscono a tutt’oggi ancora uno degli aspetti meno indagati della fabbrica riminese, vengono pertanto qui esposti i primi risultati di una ricerca condotta sugli elementi caratterizzanti il paramento (dimensione dei laterizi, modalità di apparecchiatura, finitura, malte ed inerti, modalità di esecuzione dei giunti) acquisiti con una serie di campionature in contesti omogenei presumibilmente di fase. Nel capitolo vengono inoltre formulate alcune ipotesi sulla provenienza da territori limitrofi dei mattoni adoperati, che troverebbero diversi riscontri nelle carte d’archivio locali del XV secolo, a conferma della “debolezza” dell’industria laterizia riminese in età medievale. L’analisi su dimensioni ed ubicazione delle buche pontaie, seguita da alcune considerazioni sulle tipologie di ponteggi presumibilmente adoperati e sulla cantieristica quattrocentesca, sono redatte a conclusione del contributo.