• Il termine resistenza si riferisce a riduzioni stabili ed ereditabili della sensibilità di un patogeno nei confronti di un fungicida (o di un gruppo di fungicidi); • Per resistenza monogenica si intende la mutazione di un singolo gene che conduce ad un elevato livello di resistenza nei confronti di un particolare principio attivo; si tratta di una resistenza qualitativa (single step resistance) che può facilmente portare a problemi di contenimento della malattia (esempio: analoghi delle strobilurine); • Per resistenza poligenica si intende la presenza di mutazioni su alcuni geni che conduce, generalmente, ad un basso livello di resistenza; si tratta di una resistenza quantitativa (multistep resistance) ed è caratterizzata da una graduale perdita di attività del principio attivo nel corso degli anni (esempio: inibitori della biosintesi degli steroli); • Le sostanze attive utilizzate nei confronti di E. necator, ad eccezione di zolfo e meptyldinocap, sono considerate a rischio di resistenza da medio ad elevato; • Per conservare l’efficacia dei prodotti a rischio di resistenza è importante seguire le indicazioni riportate in etichetta e/o disponibili in rete (in particolare su: www.frac.info) quali: dosi, limitazioni nel numero di interventi, utilizzazione in miscela e/o alternanza con prodotti a diverso meccanismo di azione, specie se multisito.
Collina, M., Brunelli, A. (2015). La gestione delle resistenze. Bertinoro (FC) : Grafikamente srl.
La gestione delle resistenze
COLLINA, MARINA;BRUNELLI, AGOSTINO
2015
Abstract
• Il termine resistenza si riferisce a riduzioni stabili ed ereditabili della sensibilità di un patogeno nei confronti di un fungicida (o di un gruppo di fungicidi); • Per resistenza monogenica si intende la mutazione di un singolo gene che conduce ad un elevato livello di resistenza nei confronti di un particolare principio attivo; si tratta di una resistenza qualitativa (single step resistance) che può facilmente portare a problemi di contenimento della malattia (esempio: analoghi delle strobilurine); • Per resistenza poligenica si intende la presenza di mutazioni su alcuni geni che conduce, generalmente, ad un basso livello di resistenza; si tratta di una resistenza quantitativa (multistep resistance) ed è caratterizzata da una graduale perdita di attività del principio attivo nel corso degli anni (esempio: inibitori della biosintesi degli steroli); • Le sostanze attive utilizzate nei confronti di E. necator, ad eccezione di zolfo e meptyldinocap, sono considerate a rischio di resistenza da medio ad elevato; • Per conservare l’efficacia dei prodotti a rischio di resistenza è importante seguire le indicazioni riportate in etichetta e/o disponibili in rete (in particolare su: www.frac.info) quali: dosi, limitazioni nel numero di interventi, utilizzazione in miscela e/o alternanza con prodotti a diverso meccanismo di azione, specie se multisito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.