La Genealogia dalla Romagna al Parnaso. Sugli alberi genealogici del manoscritto autografo

Giovanni Boccaccio correda l'autografo della Genealogia deorum gentilium (Pluteo 52.9) di tredici alberi genealogici delle divinità pagane. Il saggio si propone come studio sistematico aggiornato degli alberi boccacciani, partendo dalle possibili fonti (la Commedia dantesca, il Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore, i manoscritti di Paolino Veneto), e dalla tradizione medievale già riconosciuta (arbores Jesse e arbores iuris, nonché alberi genealogici delle grandi cronologie familiari). Un aspetto sinora trascurato dalla critica è poi quello della discrepanza tra il testo boccacciano e le sue illustrazioni: dall'analisi contrastiva di testo e immagini si ricava chiara l'idea ch le immagini subiscono, da parte dell'autore, una vera e propria censura preventiva, che mira a nascondere gli aspetti della mitologia pagana più urtanti per la morale cristiana, come ad esempio l'alto "tasso" di incestuosità delle divinità antiche.