Scopo di questo lavoro è esaminare come lo status informativo di un’entità discorsiva venga realizzato prosodicamente da apprendenti avanzati di lingue tipologicamente diverse. Abbiamo analizzato come elementi informativamente nuovi, dati e contrastivi vengano codificati prosodicamente nell’interlingua di italiani che apprendono il tedesco e di tedeschi che apprendono l’italiano. L’analisi dei principi che governano la distribuzione e la selezione degli accenti intonativi nella lingua di origine e nella lingua target ha permesso di mettere in luce processi di apprendimento della prosodia della lingua seconda diversi nei due gruppi di parlanti. Gli italiani che apprendono il tedesco L2 trasferiscono nell’interlingua le proprietà prosodiche native di interfaccia tra la struttura prosodica e la struttura informativa: diversamente dalla lingua target, non deaccentano intonativamente quegli elementi linguistici che sono informativamente dati. I parlanti tedeschi allo stesso livello di apprendimento di L2 hanno invece già appreso come associare gli accenti intonativi in funzione dello status informativo. A livello strettamente fonologico, però, sia tedeschi che italiani trasferiscono nella prosodia della L2 la tipologia nativa degli accenti intonativi. Nel lavoro si discutono infine i meccanismi di apprendimento della prosodia di L2 – sia a livello di interfaccia prosodia-pragmatica, che a livello fonologico e fonetico – alla luce della teoria della marcatezza.
Avesani, C., Bocci, G., Vayra, M., Zappoli, A. (2015). Prosody and information status in Italian and German L2 intonation. Milano : Franco Angeli.
Prosody and information status in Italian and German L2 intonation
VAYRA, MARIO;
2015
Abstract
Scopo di questo lavoro è esaminare come lo status informativo di un’entità discorsiva venga realizzato prosodicamente da apprendenti avanzati di lingue tipologicamente diverse. Abbiamo analizzato come elementi informativamente nuovi, dati e contrastivi vengano codificati prosodicamente nell’interlingua di italiani che apprendono il tedesco e di tedeschi che apprendono l’italiano. L’analisi dei principi che governano la distribuzione e la selezione degli accenti intonativi nella lingua di origine e nella lingua target ha permesso di mettere in luce processi di apprendimento della prosodia della lingua seconda diversi nei due gruppi di parlanti. Gli italiani che apprendono il tedesco L2 trasferiscono nell’interlingua le proprietà prosodiche native di interfaccia tra la struttura prosodica e la struttura informativa: diversamente dalla lingua target, non deaccentano intonativamente quegli elementi linguistici che sono informativamente dati. I parlanti tedeschi allo stesso livello di apprendimento di L2 hanno invece già appreso come associare gli accenti intonativi in funzione dello status informativo. A livello strettamente fonologico, però, sia tedeschi che italiani trasferiscono nella prosodia della L2 la tipologia nativa degli accenti intonativi. Nel lavoro si discutono infine i meccanismi di apprendimento della prosodia di L2 – sia a livello di interfaccia prosodia-pragmatica, che a livello fonologico e fonetico – alla luce della teoria della marcatezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.