Bambini svegli, competenti, abili nell’uso delle tecnologie, capaci di discutere con gli adulti ma -nello stesso tempo - bambini fragili dal punto di vista emozionale, in difficoltà a comunicare con i coetanei, “sordi” rispetto ai no e alle regole… Bambini avviati prestissimo alle più svariate attività, con un’agenda giornaliera e settimanale fittissima, piena come quella dei manager! E ancora, bambini talmente curati, per ogni malessere, da non reagire più agli antibiotici assunti con troppa frequenza, e, in alcuni casi, talmente nutriti da creare l’allarme per il diffondersi dell’obesità infantile e del diabete. Bambini soffocati da cose e da oggetti, a cui non manca nulla se non lo spazio per desiderare: qualcosa che hanno sognato e la cui brama di possesso non sia stata indotta da qualche pubblicità o trasmissione. Bambini privi di quei desideri da tenere cari, che richiedono un tempo di attesa per essere realizzati e non, come spesso capita, che si realizzino prima ancora di essere espressi. Bambini belli, “in gamba”, talentuosi che divengono oggetto di spettacolarizzazione - dalle sagre di paese ai palinsesti delle prime serate. Corpi bambini (soprattutto bambine) esposti in tutta la loro fragilità, agghindati o svestiti in base all’occasione, prede innocenti di una diffusa pedofilia… Bambini vestiti come i grandi, che sanno e fanno le stesse cose dei grandi, che “contrattano” con loro, lasciati “liberi” di scegliere.
Contini, M., Demozzi, S. (2016). Corpi bambini. Sprechi di infanzie. Milano : FrancoAngeli.
Corpi bambini. Sprechi di infanzie
CONTINI, MARIAGRAZIA;DEMOZZI, SILVIA
2016
Abstract
Bambini svegli, competenti, abili nell’uso delle tecnologie, capaci di discutere con gli adulti ma -nello stesso tempo - bambini fragili dal punto di vista emozionale, in difficoltà a comunicare con i coetanei, “sordi” rispetto ai no e alle regole… Bambini avviati prestissimo alle più svariate attività, con un’agenda giornaliera e settimanale fittissima, piena come quella dei manager! E ancora, bambini talmente curati, per ogni malessere, da non reagire più agli antibiotici assunti con troppa frequenza, e, in alcuni casi, talmente nutriti da creare l’allarme per il diffondersi dell’obesità infantile e del diabete. Bambini soffocati da cose e da oggetti, a cui non manca nulla se non lo spazio per desiderare: qualcosa che hanno sognato e la cui brama di possesso non sia stata indotta da qualche pubblicità o trasmissione. Bambini privi di quei desideri da tenere cari, che richiedono un tempo di attesa per essere realizzati e non, come spesso capita, che si realizzino prima ancora di essere espressi. Bambini belli, “in gamba”, talentuosi che divengono oggetto di spettacolarizzazione - dalle sagre di paese ai palinsesti delle prime serate. Corpi bambini (soprattutto bambine) esposti in tutta la loro fragilità, agghindati o svestiti in base all’occasione, prede innocenti di una diffusa pedofilia… Bambini vestiti come i grandi, che sanno e fanno le stesse cose dei grandi, che “contrattano” con loro, lasciati “liberi” di scegliere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.