L'Unità di Bologna si occuperà specificamente di metodologie e problemi della documentazione audio-visiva nella ricerca etnomusicologica e nelle culture indagate. Provvederà anche alla costituzione di un archivio delle registrazioni audio e filmiche della musica (negli eventi rituali e nella vita quotidiana) tra gli stranieri immigrati in Italia, e alla realizzazione di film documentari che diano conto di come le culture musicali si sono trasformate in conseguenza delle nuove possibilità di comunicazione e registrazione e/o in ragione dell'emigrazione e del contatto con ambienti e culture diverse. Se ne ricaveranno anche considerazioni di metodo sulla nuova funzione del filmare come strumento di comunicazione tra chi osserva e chi è osservato. Si indagherà in specie la comunità dei rom del Kosovo presenti in Italia, che presenta uno speciale interesse. Perché alla minoranza rom appartengono parecchi musicisti professionisti, che prestano la propria opera per la loro comunità ma anche per altri gruppi linguistici ed etnici; perché la loro cultura e la loro musica si nutrono di un peculiare rapporto tra elementi di estrema arcaicità ed elementi di modernità; perché l'uso di nuovi strumenti e tecnologie è largamente frequentato dalla comunità (dai sintetizzatori e gli impianti di amplificazione alla comunicazione on-line, all'uso intensivo di telecamere e sistemi di registrazione del suono come elementi pertinenti e necessari dei riti e della loro perpetuazione). I rom del Kosovo poi, a Bologna e a Trento, hanno costituito delle associazioni culturali che hanno, a loro dire, lo scopo di favorire l'integrazione in città dei loro figli e nipoti: i quali, cresciuti in Italia, hanno bisogno, per meglio articolare la relazione con gli altri, di mantenere e alimentare la propria memoria. Hanno costituito una squadra giovanile di calcio e un corpo di ballo femminile, ma hanno anche iniziato a pensare alla necessità di archiviare i documenti sonori e visivi della comunità e di utilizzarli per la costruzione della propria storia, di rom kosovari e di immigrati in Italia. Così hanno guardato al lavoro di documentazione condotto dalla cattedra di Etnomusicologia dell'Università di Bologna, che durava già da una ventina d'anni, con nuovo interesse. Non più soltanto per scopi privati, familiari, ma di comunità. Questo segna una mutazione profonda delle loro relazioni col contesto locale. Nel corso di questa ricerca ci si occuperebbe dunque, in collaborazione con le loro Associazioni culturali, di realizzare un archivio con i materiali già posseduti da ciascuna delle famiglie che appartengono alla comunità (soprattutto filmati delle feste di nozze e di circoncisione); di censire i filmati che i rom del Kosovo mettono su Youtube, allo scopo di valutare il modo in cui questi intervengono nella statuizione e nella modifica della loro posizione sociale e culturale. Il progetto avrebbe così una rilevanza non soltanto nell'ambito specializzato degli studi di etnomusicologia, ma anche sul terreno più ampio delle tematiche dell'integrazione e delle dinamiche culturali e sociali della diaspora.

Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale dal 1900 ad oggi. Ricerche storiche e indagini sulle pratiche musicali contemporanee.

STAITI, DOMENICO;
2016

Abstract

L'Unità di Bologna si occuperà specificamente di metodologie e problemi della documentazione audio-visiva nella ricerca etnomusicologica e nelle culture indagate. Provvederà anche alla costituzione di un archivio delle registrazioni audio e filmiche della musica (negli eventi rituali e nella vita quotidiana) tra gli stranieri immigrati in Italia, e alla realizzazione di film documentari che diano conto di come le culture musicali si sono trasformate in conseguenza delle nuove possibilità di comunicazione e registrazione e/o in ragione dell'emigrazione e del contatto con ambienti e culture diverse. Se ne ricaveranno anche considerazioni di metodo sulla nuova funzione del filmare come strumento di comunicazione tra chi osserva e chi è osservato. Si indagherà in specie la comunità dei rom del Kosovo presenti in Italia, che presenta uno speciale interesse. Perché alla minoranza rom appartengono parecchi musicisti professionisti, che prestano la propria opera per la loro comunità ma anche per altri gruppi linguistici ed etnici; perché la loro cultura e la loro musica si nutrono di un peculiare rapporto tra elementi di estrema arcaicità ed elementi di modernità; perché l'uso di nuovi strumenti e tecnologie è largamente frequentato dalla comunità (dai sintetizzatori e gli impianti di amplificazione alla comunicazione on-line, all'uso intensivo di telecamere e sistemi di registrazione del suono come elementi pertinenti e necessari dei riti e della loro perpetuazione). I rom del Kosovo poi, a Bologna e a Trento, hanno costituito delle associazioni culturali che hanno, a loro dire, lo scopo di favorire l'integrazione in città dei loro figli e nipoti: i quali, cresciuti in Italia, hanno bisogno, per meglio articolare la relazione con gli altri, di mantenere e alimentare la propria memoria. Hanno costituito una squadra giovanile di calcio e un corpo di ballo femminile, ma hanno anche iniziato a pensare alla necessità di archiviare i documenti sonori e visivi della comunità e di utilizzarli per la costruzione della propria storia, di rom kosovari e di immigrati in Italia. Così hanno guardato al lavoro di documentazione condotto dalla cattedra di Etnomusicologia dell'Università di Bologna, che durava già da una ventina d'anni, con nuovo interesse. Non più soltanto per scopi privati, familiari, ma di comunità. Questo segna una mutazione profonda delle loro relazioni col contesto locale. Nel corso di questa ricerca ci si occuperebbe dunque, in collaborazione con le loro Associazioni culturali, di realizzare un archivio con i materiali già posseduti da ciascuna delle famiglie che appartengono alla comunità (soprattutto filmati delle feste di nozze e di circoncisione); di censire i filmati che i rom del Kosovo mettono su Youtube, allo scopo di valutare il modo in cui questi intervengono nella statuizione e nella modifica della loro posizione sociale e culturale. Il progetto avrebbe così una rilevanza non soltanto nell'ambito specializzato degli studi di etnomusicologia, ma anche sul terreno più ampio delle tematiche dell'integrazione e delle dinamiche culturali e sociali della diaspora.
2016
2014
GIURIATI, GIOVANNI; ADAMO, GIORGIO; BONANZINGA, SERGIO; STAITI, DOMENICO; AGAMENNONE, MAURIZIO; MEANDRI, ILARIO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/554015
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