A seguito di una gara l'Università di Bologna si è aggiudicata il progetto di documentazione e analisi del degrado di un lotto corrispondente a un sesto dell'area archeologica di Pompei (regiones III, IV, V, IX). Il progetto prevedeva la documentazione topografica per mezzo di laser scanner in scala 1:50 di una planimetria complessiva e di alcune sezioni. Inoltre è stata effettuata la documentazione fotogrammetrica di circa 10.000 superfici (mosaici, pavimenti, pareti, intonaci dipinti). Ogni superficie è stata mappata da equipe di esperti (archeologi, architetti, restauratori, ingegneri strutturisti) evidenziandone le caratteristiche e lo stato di conservazione. Tutti i dati acquisisti sono stati inseriti in una banca dati (GIS). Sono inoltre stati effettuate indagini non invasive e altre ricerche innovative sulle strutture antiche. Il progetto, della durata di 10 mesi sul campo e nei laboratori dell'Università di Bologna, è stato svolto con la partecipazione di alcune decine di docenti, ricercatori, dottorandi e allievi della scuola di specializzazione in archeologia dell'Università di Bologna. Sono state attivate anche convenzioni di ricerca e altre collaborazioni con l'Università Politecnica delle Marche e con altri professionisti del settore.
Giuseppe Sassatelli, Enrico Giorgi (2016). Pompei Piano della Conoscenza Lotto 3.
Pompei Piano della Conoscenza Lotto 3
SASSATELLI, GIUSEPPE;GIORGI, ENRICO
2016
Abstract
A seguito di una gara l'Università di Bologna si è aggiudicata il progetto di documentazione e analisi del degrado di un lotto corrispondente a un sesto dell'area archeologica di Pompei (regiones III, IV, V, IX). Il progetto prevedeva la documentazione topografica per mezzo di laser scanner in scala 1:50 di una planimetria complessiva e di alcune sezioni. Inoltre è stata effettuata la documentazione fotogrammetrica di circa 10.000 superfici (mosaici, pavimenti, pareti, intonaci dipinti). Ogni superficie è stata mappata da equipe di esperti (archeologi, architetti, restauratori, ingegneri strutturisti) evidenziandone le caratteristiche e lo stato di conservazione. Tutti i dati acquisisti sono stati inseriti in una banca dati (GIS). Sono inoltre stati effettuate indagini non invasive e altre ricerche innovative sulle strutture antiche. Il progetto, della durata di 10 mesi sul campo e nei laboratori dell'Università di Bologna, è stato svolto con la partecipazione di alcune decine di docenti, ricercatori, dottorandi e allievi della scuola di specializzazione in archeologia dell'Università di Bologna. Sono state attivate anche convenzioni di ricerca e altre collaborazioni con l'Università Politecnica delle Marche e con altri professionisti del settore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.