Alle spalle del Jobs Act si scorgono, distintamente, due motivi di fondo. Il primo, delineato con particolare nettezza nel controverso Libro Verde della Commissione Europea del novembre 2006, risiede nella prioritaria esigenza di superare il carattere duale del mercato del lavoro (insiders versus outsiders) con interventi di contenimento nel campo della c.d. “flessibilità marginale” e coeva introduzione di massicce dosi di flessibilità nel mondo dei garantiti. Con vigore sino a quel tempo sconosciuto, almeno nei documenti ufficiali, il Libro Verde del 2006 manifestava l’esigenza di “rivedere il grado di flessibilità previsto nei contratti standard”, a partire dalla disciplina dei licenziamenti. Il secondo motivo di fondo, coincide con uno sguardo affacciatosi sul diritto dellavoro nei primi anni del nuovo secolo: esso si appunta sull’esigenza, ritenuta prioritaria,specie in un’economia globalizzata e altamente concorrenziale, di ridurre l’incertezzadei datori di lavoro, ed ha trovato compiuta formulazione teorica in due noti rapporti redatti per il Governo francese nel biennio 2003-2004 da alcuni importanti economisti.
Federico, M. (2015). La matrice culturale del Jobs Act, tra fonti irrituali, virtuosismi e rivoluzione. Torino : Giappichelli.
La matrice culturale del Jobs Act, tra fonti irrituali, virtuosismi e rivoluzione
MARTELLONI, FEDERICO
2015
Abstract
Alle spalle del Jobs Act si scorgono, distintamente, due motivi di fondo. Il primo, delineato con particolare nettezza nel controverso Libro Verde della Commissione Europea del novembre 2006, risiede nella prioritaria esigenza di superare il carattere duale del mercato del lavoro (insiders versus outsiders) con interventi di contenimento nel campo della c.d. “flessibilità marginale” e coeva introduzione di massicce dosi di flessibilità nel mondo dei garantiti. Con vigore sino a quel tempo sconosciuto, almeno nei documenti ufficiali, il Libro Verde del 2006 manifestava l’esigenza di “rivedere il grado di flessibilità previsto nei contratti standard”, a partire dalla disciplina dei licenziamenti. Il secondo motivo di fondo, coincide con uno sguardo affacciatosi sul diritto dellavoro nei primi anni del nuovo secolo: esso si appunta sull’esigenza, ritenuta prioritaria,specie in un’economia globalizzata e altamente concorrenziale, di ridurre l’incertezzadei datori di lavoro, ed ha trovato compiuta formulazione teorica in due noti rapporti redatti per il Governo francese nel biennio 2003-2004 da alcuni importanti economisti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.