La ricerca è indirizzata a: 1) Caratterizzare l’attività chemiopreventiva in vitro di composti di origine naturale; 2) Identificare i meccanismi cellulari e molecolari alla base della loro attività chemiopreventiva; 3) Valutare il loro profilo di tossicità, mediante analisi del potenziale genotossico e della selettività d’azione, intesa come capacità di interagire esclusivamente o prevalentemente con cellule tumorali e non con la controparte sana; 4) Verificare se la loro attività chemiopreventiva sia correlata ad un particolare status molecolare del gene tumore-soppressore p53, alla cui assenza o mutazione è spesso associato lo sviluppo di un fenotipo farmacoresistente e la cui mutazione o perdita di funzione è rilevata con altissima frequenza in diverse forme tumorali; 5) Analizzare la loro attività su cellule farmacoresistenti; 6) Valutare la loro capacità di potenziare o comunque esaltare l'effetto citotossico e citostatico di chemioterapici antitumorali tradizionali.
Identificazione di sostanze di origine naturale con potenziale chemiopreventivo nei confronti del processo cancerogenetico e definizione del loro meccanismo d'azione / Fimognari C.. - (2006).
Identificazione di sostanze di origine naturale con potenziale chemiopreventivo nei confronti del processo cancerogenetico e definizione del loro meccanismo d'azione
FIMOGNARI, CARMELA
2006
Abstract
La ricerca è indirizzata a: 1) Caratterizzare l’attività chemiopreventiva in vitro di composti di origine naturale; 2) Identificare i meccanismi cellulari e molecolari alla base della loro attività chemiopreventiva; 3) Valutare il loro profilo di tossicità, mediante analisi del potenziale genotossico e della selettività d’azione, intesa come capacità di interagire esclusivamente o prevalentemente con cellule tumorali e non con la controparte sana; 4) Verificare se la loro attività chemiopreventiva sia correlata ad un particolare status molecolare del gene tumore-soppressore p53, alla cui assenza o mutazione è spesso associato lo sviluppo di un fenotipo farmacoresistente e la cui mutazione o perdita di funzione è rilevata con altissima frequenza in diverse forme tumorali; 5) Analizzare la loro attività su cellule farmacoresistenti; 6) Valutare la loro capacità di potenziare o comunque esaltare l'effetto citotossico e citostatico di chemioterapici antitumorali tradizionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.