Le Malattie Emorragiche Congenite (tra cui Emofilia, Malattia di von Willebrand, Malattia di Glanzmann) sono caratterizzate da un deficit quantitativo e/o qualitativo dei fattori della coagulazione e della funzione piastrinica. Si manifestano con emorragie che possono essere anche spontanee in relazione alla gravità del difetto. Più frequentemente vengono colpiti muscoli o articolazioni: il ripetersi di eventi emorragici determina l’instaurarsi di una artropatia emofilica con danno motorio anche molto grave e invalidante. Nel passato inoltre queste pazienti sono stati gravati dal peso delle infezioni trasfusione-dipendenti (epatiti virali, HIV). La rilevanza delle manifestazioni cliniche più acute, i continui progressi compiuti in campo farmaceutico, l’elevato costo delle cure e dei farmaci utilizzati per il trattamento, hanno fatto in modo che nel corso degli anni la ricerca su queste specifiche patologie si sia focalizzata principalmente sugli aspetti di tipo clinico - sanitario e farmaceutico, allo scopo di individuare i trattamenti più efficaci e sicuri per la salute dei pazienti. Attualmente, anche a seguito dei miglioramenti verificatisi sul piano della terapia, l’attenzione dei ricercatori soprattutto a livello internazionale si è spostata verso una maggiore integrazione degli aspetti clinici e psicosociali, focalizzandosi su quelle aree che la ricerca scientifica ha tralasciato: in particolare l’impatto che tali patologie hanno sullo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, sulle loro famiglie e sull’organizzazione della vita quotidiana. Infatti, sebbene la letteratura scientifica specifica sia ancora piuttosto limitata, evidenzia come tali malattie incidano sull’immagine di sé del bambino e dei genitori stessi (ad es. in quanto portatori del gene), sullo stato emotivo del paziente e dei familiari, sulle loro opportunità di socializzazione. Inoltre, poiché si tratta di patologie che nelle forme medio-gravi si manifestano fin dai primi anni di vita, le famiglie ed i vari agenti educativi si trovano ad affrontare interrogativi e scelte educative rese ancora più complesse dalla peculiarità della malattia. La scelta stessa del tipo di terapia (profilassi o terapia al bisogno), ad esempio, ha implicazioni e ripercussioni educative e psicologiche che non dovrebbero essere tenute disgiunte da una valutazione dell’appropriatezza clinica di un trattamento. Infine, va tenuto presente che la promozione del benessere e della qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie non può essere disgiunto da una analisi delle rappresentazioni sociali della malattia, poiché esse regolano e mediano tutte le interazioni all’interno dei vari contesti di vita (a scuola, con i medici, fra i parenti, con il vicinato). Il progetto di ricerca si basa sulla collaborazione di un gruppo interdisciplinare (medici, psicologi, pedagogisti e filosofi) che affronti lo studio delle problematiche connesse a tale patologia in una maniera approfondita ed integrata, al fine di mettere a punto, a conclusione del progetto, delle “Linee guida d’intervento sui pazienti pediatrici con Malattie Emorragiche Congenite e le loro famiglie” (obiettivo complessivo) da distribuire alle diverse istituzioni competenti (Regioni, Province, centri ospedalieri per l’emofilia), al fine di rendere l’intervento su questi pazienti non esclusivamente sanitario e di migliorarne la qualità della vita. Il progetto si caratterizza come ricerca-intervento. La fase di start-up si connota come uno studio pilota approfondito condotto a livello provinciale e finalizzato alla messa a punto di strumenti e metodologie di ricerca e di intervento (obiettivi di breve-medio temine) da applicare successivamente nella fase di sviluppo del progetto in cui si prevede un’estensione della ricerca e di intervento (obiettivi di breve-medio temine) da applicare successivamente nella fase di sviluppo del progetto in cui si prevede un’estensione della ricerca anche ad altre realtà territoriali.

DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA D’INTERVENTO SUI PAZIENTI PEDIATRICI AFFETTI DA MALATTIE EMORRAGICHE CONGENITE: ASPETTI MEDICI, PSICOSOCIALI, EDUCATIVI ED ETICI / F. Emiliani. - (2007).

DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA D’INTERVENTO SUI PAZIENTI PEDIATRICI AFFETTI DA MALATTIE EMORRAGICHE CONGENITE: ASPETTI MEDICI, PSICOSOCIALI, EDUCATIVI ED ETICI.

EMILIANI, FRANCESCA
2007

Abstract

Le Malattie Emorragiche Congenite (tra cui Emofilia, Malattia di von Willebrand, Malattia di Glanzmann) sono caratterizzate da un deficit quantitativo e/o qualitativo dei fattori della coagulazione e della funzione piastrinica. Si manifestano con emorragie che possono essere anche spontanee in relazione alla gravità del difetto. Più frequentemente vengono colpiti muscoli o articolazioni: il ripetersi di eventi emorragici determina l’instaurarsi di una artropatia emofilica con danno motorio anche molto grave e invalidante. Nel passato inoltre queste pazienti sono stati gravati dal peso delle infezioni trasfusione-dipendenti (epatiti virali, HIV). La rilevanza delle manifestazioni cliniche più acute, i continui progressi compiuti in campo farmaceutico, l’elevato costo delle cure e dei farmaci utilizzati per il trattamento, hanno fatto in modo che nel corso degli anni la ricerca su queste specifiche patologie si sia focalizzata principalmente sugli aspetti di tipo clinico - sanitario e farmaceutico, allo scopo di individuare i trattamenti più efficaci e sicuri per la salute dei pazienti. Attualmente, anche a seguito dei miglioramenti verificatisi sul piano della terapia, l’attenzione dei ricercatori soprattutto a livello internazionale si è spostata verso una maggiore integrazione degli aspetti clinici e psicosociali, focalizzandosi su quelle aree che la ricerca scientifica ha tralasciato: in particolare l’impatto che tali patologie hanno sullo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, sulle loro famiglie e sull’organizzazione della vita quotidiana. Infatti, sebbene la letteratura scientifica specifica sia ancora piuttosto limitata, evidenzia come tali malattie incidano sull’immagine di sé del bambino e dei genitori stessi (ad es. in quanto portatori del gene), sullo stato emotivo del paziente e dei familiari, sulle loro opportunità di socializzazione. Inoltre, poiché si tratta di patologie che nelle forme medio-gravi si manifestano fin dai primi anni di vita, le famiglie ed i vari agenti educativi si trovano ad affrontare interrogativi e scelte educative rese ancora più complesse dalla peculiarità della malattia. La scelta stessa del tipo di terapia (profilassi o terapia al bisogno), ad esempio, ha implicazioni e ripercussioni educative e psicologiche che non dovrebbero essere tenute disgiunte da una valutazione dell’appropriatezza clinica di un trattamento. Infine, va tenuto presente che la promozione del benessere e della qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie non può essere disgiunto da una analisi delle rappresentazioni sociali della malattia, poiché esse regolano e mediano tutte le interazioni all’interno dei vari contesti di vita (a scuola, con i medici, fra i parenti, con il vicinato). Il progetto di ricerca si basa sulla collaborazione di un gruppo interdisciplinare (medici, psicologi, pedagogisti e filosofi) che affronti lo studio delle problematiche connesse a tale patologia in una maniera approfondita ed integrata, al fine di mettere a punto, a conclusione del progetto, delle “Linee guida d’intervento sui pazienti pediatrici con Malattie Emorragiche Congenite e le loro famiglie” (obiettivo complessivo) da distribuire alle diverse istituzioni competenti (Regioni, Province, centri ospedalieri per l’emofilia), al fine di rendere l’intervento su questi pazienti non esclusivamente sanitario e di migliorarne la qualità della vita. Il progetto si caratterizza come ricerca-intervento. La fase di start-up si connota come uno studio pilota approfondito condotto a livello provinciale e finalizzato alla messa a punto di strumenti e metodologie di ricerca e di intervento (obiettivi di breve-medio temine) da applicare successivamente nella fase di sviluppo del progetto in cui si prevede un’estensione della ricerca e di intervento (obiettivi di breve-medio temine) da applicare successivamente nella fase di sviluppo del progetto in cui si prevede un’estensione della ricerca anche ad altre realtà territoriali.
2007
DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA D’INTERVENTO SUI PAZIENTI PEDIATRICI AFFETTI DA MALATTIE EMORRAGICHE CONGENITE: ASPETTI MEDICI, PSICOSOCIALI, EDUCATIVI ED ETICI / F. Emiliani. - (2007).
F. Emiliani
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/55092
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