Si tratta dell'ampia introduzione al catalogo dal titolo “Eckert Negwer Suselbeek. A cominciare dall'immagine. La costruzione dei luoghi/Vom Bild her... Orte Bauen”, ideata e curata da L. Amistadi e I. Clemente nella chiesa dello Spirito Santo a Cesena (24 settembre – 25 ottobre 2015), nell'ambito delle iniziative espositive del Dipartimento di Architettura dell'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Il libro affronta il lavoro dei tre architetti berlinesi a partire dal confronto tra tipologia architettonica, programma funzionale e rimandi analogico-evocativi alle immagini che sono valse come riferimento a partire dal quale innestare il processo creativo della progettazione delle opere. A tale proposito, il titolo dell'introduzione, mutuato da una poesia di Auden, vuole affermare proprio come la "verità" dell'architettura risieda in un nucleo emozionale interno all'autore e questo sia difficilmente riducibile a condizionamenti di ordine funzionale o tipologici.
Amistadi, L., Clemente, I. (2015). La verità, vi prego, sull'architettura / Sag mir die Wahrheit ueber die Architektur. Forlì : La Greca editori.
La verità, vi prego, sull'architettura / Sag mir die Wahrheit ueber die Architektur
AMISTADI, LAMBERTO;CLEMENTE, ILDEBRANDO
2015
Abstract
Si tratta dell'ampia introduzione al catalogo dal titolo “Eckert Negwer Suselbeek. A cominciare dall'immagine. La costruzione dei luoghi/Vom Bild her... Orte Bauen”, ideata e curata da L. Amistadi e I. Clemente nella chiesa dello Spirito Santo a Cesena (24 settembre – 25 ottobre 2015), nell'ambito delle iniziative espositive del Dipartimento di Architettura dell'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Il libro affronta il lavoro dei tre architetti berlinesi a partire dal confronto tra tipologia architettonica, programma funzionale e rimandi analogico-evocativi alle immagini che sono valse come riferimento a partire dal quale innestare il processo creativo della progettazione delle opere. A tale proposito, il titolo dell'introduzione, mutuato da una poesia di Auden, vuole affermare proprio come la "verità" dell'architettura risieda in un nucleo emozionale interno all'autore e questo sia difficilmente riducibile a condizionamenti di ordine funzionale o tipologici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.