Il saggio esibisce nuovi dati (in particolare, gli articoli pubblicati negli anni '30 su "Giustizia e Libertà" dal rivoluzionario antifascista Carlo Rosselli contro l'alienazione indotta dal totalitarismo fascista) e giunge a chiarire questioni critiche a lungo dibattute inaugurando una nuova metodologia di analisi della poesia di Amelia Rosselli - nata in Francia nel 1930 dove il padre italiano (ebreo e antifascista) e la madre inglese si erano rifugiati (il padre vi sarà ucciso nel 1937). Attraverso un’analisi capillare del linguaggio poetico rosselliano - un italiano fortemente contaminato dall’inglese e dal francese e gremito di citazioni letterarie (da d’Annunzio e Pascoli, Campana e Montale, soprattutto) - il saggio dimostra come il bersaglio polemico di Amelia Rosselli sia il concetto di “alienazione” elaborato dai poeti della Neoavanguardia italiana, ai suoi occhi troppo provinciale e dimentico delle reali radici storiche dell'alienazione, precedenti il boom economico di almeno un ventennio. Il saggio dimostra per la prima volta e in maniera decisiva come il plurilinguismo rosselliano (ben diverso da quello di Sanguineti e di altri dl Gruppo 63) abbia non soltanto una base biografica, ma anche (e soprattutto) ideologica.
Carbognin, F. (2016). L'"automa" di "Variazioni Belliche". Milano : Marco Saya Edizioni.
L'"automa" di "Variazioni Belliche"
CARBOGNIN, FRANCESCO
2016
Abstract
Il saggio esibisce nuovi dati (in particolare, gli articoli pubblicati negli anni '30 su "Giustizia e Libertà" dal rivoluzionario antifascista Carlo Rosselli contro l'alienazione indotta dal totalitarismo fascista) e giunge a chiarire questioni critiche a lungo dibattute inaugurando una nuova metodologia di analisi della poesia di Amelia Rosselli - nata in Francia nel 1930 dove il padre italiano (ebreo e antifascista) e la madre inglese si erano rifugiati (il padre vi sarà ucciso nel 1937). Attraverso un’analisi capillare del linguaggio poetico rosselliano - un italiano fortemente contaminato dall’inglese e dal francese e gremito di citazioni letterarie (da d’Annunzio e Pascoli, Campana e Montale, soprattutto) - il saggio dimostra come il bersaglio polemico di Amelia Rosselli sia il concetto di “alienazione” elaborato dai poeti della Neoavanguardia italiana, ai suoi occhi troppo provinciale e dimentico delle reali radici storiche dell'alienazione, precedenti il boom economico di almeno un ventennio. Il saggio dimostra per la prima volta e in maniera decisiva come il plurilinguismo rosselliano (ben diverso da quello di Sanguineti e di altri dl Gruppo 63) abbia non soltanto una base biografica, ma anche (e soprattutto) ideologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.