Parlare di mentalizzazione vuol dire parlare di un argomento che sembra di conoscere da sempre. In effetti la consapevolezza di avere un pensiero e un’attività mentale autonoma, separata da quella delle altre persone, si acquisisce a partire dall’infanzia ed è fondamentale per lo sviluppo di un senso di identità consentendo l’attribuzione di un significato psicologico al comportamento umano. Lo studio della consapevolezza umana di avere stati mentali, ha caratterizzato il pensiero psicologico fin dai suoi inizi e lo si ritrova come argomento comune a vari indirizzi: psicoanalitico, esistenzialista, comportamentista, cognitivista e, con l’introduzione della cibernetica di secondo ordine e del pensiero costruttivista e costruzionista, anche dell’approccio sistemico. Le facoltà mentalizzanti sono fondamentali per la regolazione delle emozioni e la loro elaborazione in quegli stati mentali più complessi che chiamiamo sentimenti o affetti. Il particolare rapporto di “intersoggettività” che è alla base dei processi di mentalizzazione e del legame di attaccamento tra bambino e caregiver svolge un ruolo decisivo per lo sviluppo di un senso di Sé e la regolazione degli stati mentali e delle reazioni somatiche correlate divenendo la matrice delle future relazioni sociali e della capacità di entrare in contatto affettivo con gli altri.
Franco Baldoni (2014). Mentalizzazione e integrazione psicosomatica del Sé.. Bologna : Il Mulino.
Mentalizzazione e integrazione psicosomatica del Sé.
BALDONI, FRANCO
2014
Abstract
Parlare di mentalizzazione vuol dire parlare di un argomento che sembra di conoscere da sempre. In effetti la consapevolezza di avere un pensiero e un’attività mentale autonoma, separata da quella delle altre persone, si acquisisce a partire dall’infanzia ed è fondamentale per lo sviluppo di un senso di identità consentendo l’attribuzione di un significato psicologico al comportamento umano. Lo studio della consapevolezza umana di avere stati mentali, ha caratterizzato il pensiero psicologico fin dai suoi inizi e lo si ritrova come argomento comune a vari indirizzi: psicoanalitico, esistenzialista, comportamentista, cognitivista e, con l’introduzione della cibernetica di secondo ordine e del pensiero costruttivista e costruzionista, anche dell’approccio sistemico. Le facoltà mentalizzanti sono fondamentali per la regolazione delle emozioni e la loro elaborazione in quegli stati mentali più complessi che chiamiamo sentimenti o affetti. Il particolare rapporto di “intersoggettività” che è alla base dei processi di mentalizzazione e del legame di attaccamento tra bambino e caregiver svolge un ruolo decisivo per lo sviluppo di un senso di Sé e la regolazione degli stati mentali e delle reazioni somatiche correlate divenendo la matrice delle future relazioni sociali e della capacità di entrare in contatto affettivo con gli altri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


