Il tema del seminario verte sul pregiudizio e l'esclusione dalla disciplina dell'Architettura che un ambito del sapere come l'Estetica ha dovuto subire a fronte dell'avanzare di istanze in cui prevalgono un atteggiamento materialista ed un punto di vista funzionalista. A partire da ciò il saggio chiama in causa l'estetica fenomenologica di John Dewey (Arte come esperienza) e specialmente uno dei suoi "concetti operativi", il concetto di ordine, che viene ritrovato in alcuni lavori di due architetti apparentemente lontani come John Hejduk e Heinrich Tessenow. Tale concetto viene declinato nell'ambito del concetto di dispositio e del rapporto tra figura e sfondo fino a provare a liberare dal pregiudizio, in seno al processo più intimo della Composizione architettonica (Nach Innen), anche il concetto di Automatico.
Amistadi, L. (2016). Automatico Estetico: J. Hejduk e H. Tessenow. Milano - Udine : Mimesis Edizioni.
Automatico Estetico: J. Hejduk e H. Tessenow
AMISTADI, LAMBERTO
2016
Abstract
Il tema del seminario verte sul pregiudizio e l'esclusione dalla disciplina dell'Architettura che un ambito del sapere come l'Estetica ha dovuto subire a fronte dell'avanzare di istanze in cui prevalgono un atteggiamento materialista ed un punto di vista funzionalista. A partire da ciò il saggio chiama in causa l'estetica fenomenologica di John Dewey (Arte come esperienza) e specialmente uno dei suoi "concetti operativi", il concetto di ordine, che viene ritrovato in alcuni lavori di due architetti apparentemente lontani come John Hejduk e Heinrich Tessenow. Tale concetto viene declinato nell'ambito del concetto di dispositio e del rapporto tra figura e sfondo fino a provare a liberare dal pregiudizio, in seno al processo più intimo della Composizione architettonica (Nach Innen), anche il concetto di Automatico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.