Gli stadi e le architetture per lo sport possono essere viste come costruzioni che si situano esattamente fra le due forme prototipiche: la tipica necessità di avere grandi luci per le coperture richiede un corretto e fondamentale pensiero scientifico/strutturale, oltre che costruttivo; mentre le esigenze distributive – si pensi solamente alle specificità d’uso e numerosità di spettatori – necessitano di un corretto pensiero compositivo/sociale, per non menzionare poi la fortissima dimensione simbolica che tali costruzioni vengono ad assumere, soprattutto quando associate ad eventi a risonanza mondiale come nel caso delle Olimpiadi. Nella contemporanea società iper-specializzata una corretta declinazione delle tre dimensioni richiede un corretto approccio collaborativo e concettuale fra loro. Nelle opere di Nervi, e in particolare negli stadi e nelle costruzioni per lo sport ritroviamo proprio racchiuse in un unicum tutte e tre le dimensioni. Pier Luigi Nervi, per formazione ingegnere, è maestro in quella che veniva chiamata sino a pochi anni fa “analisi strutturale” e che più correttamente negli ultimissimi tempi viene chiamato “comportamento strutturale”: un tipo di conoscenza fondamentale per potere concepire opere scientificamente corrette ed innovative, efficienti, intelligenti in tutti i loro aspetti; dal corretto funzionamento strutturale, ovvero dalla conoscenza di quelle forme in grado di controllare con razionalità e potenza il fluire delle forze imposte dalla natura, alle corrette ed economiche – con un concetto etico/sostenibile ante litteram –, tecniche costruttive.
Trentin, A., Trombetti, T. (2016). Pier Luigi Nervi - Master Builder. ROMA : Fondazione MAXXI.
Pier Luigi Nervi - Master Builder
TRENTIN, ANNALISA;TROMBETTI, TOMASO
2016
Abstract
Gli stadi e le architetture per lo sport possono essere viste come costruzioni che si situano esattamente fra le due forme prototipiche: la tipica necessità di avere grandi luci per le coperture richiede un corretto e fondamentale pensiero scientifico/strutturale, oltre che costruttivo; mentre le esigenze distributive – si pensi solamente alle specificità d’uso e numerosità di spettatori – necessitano di un corretto pensiero compositivo/sociale, per non menzionare poi la fortissima dimensione simbolica che tali costruzioni vengono ad assumere, soprattutto quando associate ad eventi a risonanza mondiale come nel caso delle Olimpiadi. Nella contemporanea società iper-specializzata una corretta declinazione delle tre dimensioni richiede un corretto approccio collaborativo e concettuale fra loro. Nelle opere di Nervi, e in particolare negli stadi e nelle costruzioni per lo sport ritroviamo proprio racchiuse in un unicum tutte e tre le dimensioni. Pier Luigi Nervi, per formazione ingegnere, è maestro in quella che veniva chiamata sino a pochi anni fa “analisi strutturale” e che più correttamente negli ultimissimi tempi viene chiamato “comportamento strutturale”: un tipo di conoscenza fondamentale per potere concepire opere scientificamente corrette ed innovative, efficienti, intelligenti in tutti i loro aspetti; dal corretto funzionamento strutturale, ovvero dalla conoscenza di quelle forme in grado di controllare con razionalità e potenza il fluire delle forze imposte dalla natura, alle corrette ed economiche – con un concetto etico/sostenibile ante litteram –, tecniche costruttive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.