Nel contributo due Sfingi di terracotta, sedute in cima ai pilastri del cancello di una distrutta Villa lungo la Via San Vitale, alle porte di Castenaso (Bologna), vengono ricondotte su base stilistica allo scultore bolognese Giovanni Putti, autore di numerosi monumenti sepolcrali nella Certosa di Bologna. L’attribuzione è retta dal probante confronto con altre quattro inedite Sfingi, sempre modellate in terracotta, poste a coronamento dei cancelli di Villa Salina a Castel Maggiore, che le fonti coeve (Pietro Giordani, 1841) riferiscono a Giovanni Putti e datano entro il 1833. Nel contributo vengono inoltre commentate criticamente le scelte linguistiche operate dallo scultore, che si dimostra attratto da una rilettura dell’‘antico’ in termini teatrali e emotivi.
Due Sfingi a riposo nella campagna bolognese
GRAZIANI, IRENE
2016
Abstract
Nel contributo due Sfingi di terracotta, sedute in cima ai pilastri del cancello di una distrutta Villa lungo la Via San Vitale, alle porte di Castenaso (Bologna), vengono ricondotte su base stilistica allo scultore bolognese Giovanni Putti, autore di numerosi monumenti sepolcrali nella Certosa di Bologna. L’attribuzione è retta dal probante confronto con altre quattro inedite Sfingi, sempre modellate in terracotta, poste a coronamento dei cancelli di Villa Salina a Castel Maggiore, che le fonti coeve (Pietro Giordani, 1841) riferiscono a Giovanni Putti e datano entro il 1833. Nel contributo vengono inoltre commentate criticamente le scelte linguistiche operate dallo scultore, che si dimostra attratto da una rilettura dell’‘antico’ in termini teatrali e emotivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.