Il contributo analizza, con sguardo critico, le riflessioni di Max Weber sul fenomeno della Grande Guerra. Nel contesto della politica del suo tempo e del suo paese Weber fu un liberale ed un nazionalista. Egli pose al di sopra di tutto la grandezza nazionale, al cospetto della democrazia e delle libertà personali. Sebbene Weber non sia riconducibile a forme di razzismo, è ravvisabile in lui un certo etnocentrismo, perché considera la Kultur tedesca superiore soprattutto ai piccoli Stati, a quelli “selvaggi” africani e ai “barbari” siberiani.

I limiti intrinseci in ogni “grandezza”. L’interpretazione di Weber

CIPOLLA, COSTANTINO
2015

Abstract

Il contributo analizza, con sguardo critico, le riflessioni di Max Weber sul fenomeno della Grande Guerra. Nel contesto della politica del suo tempo e del suo paese Weber fu un liberale ed un nazionalista. Egli pose al di sopra di tutto la grandezza nazionale, al cospetto della democrazia e delle libertà personali. Sebbene Weber non sia riconducibile a forme di razzismo, è ravvisabile in lui un certo etnocentrismo, perché considera la Kultur tedesca superiore soprattutto ai piccoli Stati, a quelli “selvaggi” africani e ai “barbari” siberiani.
2015
La grande sociologia di fronte alla grande guerra
37
71
Cipolla, Costantino
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/546087
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact