OUTCOME DELLE GRAVIDANZE CON INFEZIONE NON PRIMARIA DA CYTOMEGALOVIRUS (CMV). C.Puccetti, B. Guerra, A. Banfi, G. Simonazzi, I. Strada, S. Vagnoni, T. Lazzarotto, M. Lanari, N. Rizzo INTRODUZIONE: Il Cytomegalovirus (CMV) è la + comune causa di infezione congenita nei paesi sviluppati, con una incidenza media dell’ 1%. Gli effetti dell’infezione da CMV variano da un sindrome congenita nel 10-15% dei casi (sindrome polivisceritica con ittero, porpora trombocitopenica, epatosplenomegalia, polmoniti ed encefaliti, IUGR, anomalie specie a carico del sistema nervoso centrale) ad un decorso asintomatico nella restante parte dei casi. I nati asintomatici, nel 5-15 % dei casi, possono presentare sequele a distanza come ritardo metale e alterazione dell’udito. La trasmissione materno-fetale del virus avviene nel 30-40% dei casi se la madre ha contratto l’infezione per la prima volta, mentre si riduce allo 0,5-2,2% in caso di infezione non primaria (ricorrenza/reinfezione). E’ generalmente accettato che i sintomi dell’infezione congenita nei bambini sono più severi in caso di infezione primaria e che quindi l’immunità preconcezionale materna protegga il feto non solo dall’infezione ma anche dai danni più gravi. Tuttavia sono stati descritti casi con severa sintomatologia anche in nati da madri con infezione non primaria. Non è noto quanto sia la riattivazione oppure la reinfezione con un ceppo virale differente ad incidere sulla trasmissione di CMV, in quanto i fattori legati alla trasmissione del virus non sono ancora ben definiti. Recenti studi mostrano che l’infezione congenita potrebbe essere causata più frequentemente in caso di acquisizione di un nuovo ceppo di CMV. Riportiamo qui di seguito gli esiti feto-neonatali in 337 nati da madre con infezione non primaria che hanno eseguito la consulenza presso Ambulatorio delle Malattie Infettive in Gravidanza dell’ U.O. Medicina dell’Età prenatale, dell’ Universita di Bologna, da febbraio 1994 a luglio 2006. METODI: E’ stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su 337 gravide con infezione non primaria da CMV confermata da indagini diagnostiche di approfondimento (test di avidità delle IgG anti-CMV, Western Blot per conferma delle IgM). Di queste le pazienti con follow-up disponibile erano 293. In soli 32 casi è stata effettuata la diagnosi prenatale invasiva mediante amniocentesi a 21 settimane di gestazione. I neonati sono stati valutati con l’isolamento virale su urine e saliva, la valutazione clinica, di laboratorio e strumentale o esame macroscopico. L’outcome delle gravidanze è stato confrontato con quello dei casi di infezione primaria raccolti nello stesso periodo. RISULTATI: L’infezione congenita è stata diagnosticata in 8 neonati ( 2.7%) dei quali 2 (0.6%) sono risultati infetti sintomatici alla nascita. Nel primo caso, l’ecografia morfologica eseguita a 22 settimane di gestazione mostrava un quadro di ventricolomegalia borderline destra, iperecogenicità delle anse intestinali, dimensioni fetali ai limiti inferiori. A 32 settimane, l’ecografia rilevava una riduzione della ventricolomegalia e una scomparsa dell’iperecogenicità intestinale con dimensioni fetali appropriate per l’epoca. La RM eseguita a 30 settimane, confermava una modica ventricolomegalia monolaterale. A due giorni dalla nascita il bambino è stato sottoposto ad ecografia encefalica , la quale confermava una lieve ventricolomegalia destra con iperecogenicità a livello periventricolare. Nel secondo caso, il quadro ecografico eseguito a 21 settimane di gestazione mostrava una ventricolomegalia cerebrale laterale borderline. e l’eco encefalo eseguita alla nascita non rilevava ventricolomegalie ma lieve iperecogenicità della sostanza bianca periventricolare. A 8 mesi dalla nascita, il follow-up neonatale mediante gli esami di laboratorio, il controllo clinico-auxologico, ecografia cerebrale, fundus oculi, visita ORL + ABR, non ha riscontrato ad oggi alcuna patologia. CONCLUSIONE: I ris...

Outcome delle gravidanze con infezione non primaria da CMV

PUCCETTI, CHIARA;GUERRA, BRUNELLA;BANFI, ALESSANDRA;SIMONAZZI, GIULIANA;STRADA, ISABELLA;VAGNONI, SONIA;LAZZAROTTO, TIZIANA;LANARI, MARCELLO;RIZZO, NICOLA
2007

Abstract

OUTCOME DELLE GRAVIDANZE CON INFEZIONE NON PRIMARIA DA CYTOMEGALOVIRUS (CMV). C.Puccetti, B. Guerra, A. Banfi, G. Simonazzi, I. Strada, S. Vagnoni, T. Lazzarotto, M. Lanari, N. Rizzo INTRODUZIONE: Il Cytomegalovirus (CMV) è la + comune causa di infezione congenita nei paesi sviluppati, con una incidenza media dell’ 1%. Gli effetti dell’infezione da CMV variano da un sindrome congenita nel 10-15% dei casi (sindrome polivisceritica con ittero, porpora trombocitopenica, epatosplenomegalia, polmoniti ed encefaliti, IUGR, anomalie specie a carico del sistema nervoso centrale) ad un decorso asintomatico nella restante parte dei casi. I nati asintomatici, nel 5-15 % dei casi, possono presentare sequele a distanza come ritardo metale e alterazione dell’udito. La trasmissione materno-fetale del virus avviene nel 30-40% dei casi se la madre ha contratto l’infezione per la prima volta, mentre si riduce allo 0,5-2,2% in caso di infezione non primaria (ricorrenza/reinfezione). E’ generalmente accettato che i sintomi dell’infezione congenita nei bambini sono più severi in caso di infezione primaria e che quindi l’immunità preconcezionale materna protegga il feto non solo dall’infezione ma anche dai danni più gravi. Tuttavia sono stati descritti casi con severa sintomatologia anche in nati da madri con infezione non primaria. Non è noto quanto sia la riattivazione oppure la reinfezione con un ceppo virale differente ad incidere sulla trasmissione di CMV, in quanto i fattori legati alla trasmissione del virus non sono ancora ben definiti. Recenti studi mostrano che l’infezione congenita potrebbe essere causata più frequentemente in caso di acquisizione di un nuovo ceppo di CMV. Riportiamo qui di seguito gli esiti feto-neonatali in 337 nati da madre con infezione non primaria che hanno eseguito la consulenza presso Ambulatorio delle Malattie Infettive in Gravidanza dell’ U.O. Medicina dell’Età prenatale, dell’ Universita di Bologna, da febbraio 1994 a luglio 2006. METODI: E’ stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su 337 gravide con infezione non primaria da CMV confermata da indagini diagnostiche di approfondimento (test di avidità delle IgG anti-CMV, Western Blot per conferma delle IgM). Di queste le pazienti con follow-up disponibile erano 293. In soli 32 casi è stata effettuata la diagnosi prenatale invasiva mediante amniocentesi a 21 settimane di gestazione. I neonati sono stati valutati con l’isolamento virale su urine e saliva, la valutazione clinica, di laboratorio e strumentale o esame macroscopico. L’outcome delle gravidanze è stato confrontato con quello dei casi di infezione primaria raccolti nello stesso periodo. RISULTATI: L’infezione congenita è stata diagnosticata in 8 neonati ( 2.7%) dei quali 2 (0.6%) sono risultati infetti sintomatici alla nascita. Nel primo caso, l’ecografia morfologica eseguita a 22 settimane di gestazione mostrava un quadro di ventricolomegalia borderline destra, iperecogenicità delle anse intestinali, dimensioni fetali ai limiti inferiori. A 32 settimane, l’ecografia rilevava una riduzione della ventricolomegalia e una scomparsa dell’iperecogenicità intestinale con dimensioni fetali appropriate per l’epoca. La RM eseguita a 30 settimane, confermava una modica ventricolomegalia monolaterale. A due giorni dalla nascita il bambino è stato sottoposto ad ecografia encefalica , la quale confermava una lieve ventricolomegalia destra con iperecogenicità a livello periventricolare. Nel secondo caso, il quadro ecografico eseguito a 21 settimane di gestazione mostrava una ventricolomegalia cerebrale laterale borderline. e l’eco encefalo eseguita alla nascita non rilevava ventricolomegalie ma lieve iperecogenicità della sostanza bianca periventricolare. A 8 mesi dalla nascita, il follow-up neonatale mediante gli esami di laboratorio, il controllo clinico-auxologico, ecografia cerebrale, fundus oculi, visita ORL + ABR, non ha riscontrato ad oggi alcuna patologia. CONCLUSIONE: I ris...
2007
Atti di Madre & Feto, workshop scientifico per giovani ricercatori
54
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Puccetti C.; Guerra B.; Banfi A.; Simonazzi G.; Strada I.; Vagnoni S.; Lazzarotto T.; Lanari M.; Rizzo N.
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