Antonio Sant’Elia è firmatario di due manifesti: quello noto e autoriale dell’architettura stampato nel 1914, a cui fa seguito l’anno successivo un foglio volante di due pagine intitolato L’Orgoglio italiano siglato con Marinetti, Boccioni, Russolo, Sironi e Piatti . Questo secondo lavoro, raramente citato o inserito nella bibliografia del comasco, è fondamentale per tracciare l’inizio di una linea alternativa per la lettura delle dinamiche architettoniche del Novecento. Confermando l’incondizionato appoggio alla necessità del conflitto bellico e rinnovando la propaganda apodittica e antipassatista, il gruppo dei soldati futuristi volontari al fronte celebra senza mezzi termini la supremazia del pensiero italico. Nel disporre di uno strumento comunicativo immediato e istantaneo come il manifesto, si consolida un’attitudine tutta nazionale, che sarà ripresa dalle correnti figurative europee del ventesimo secolo, che tuttavia non denotano di una medesima amplificazione, a differenza di quanto avviene sulla penisola.
Agnoletto, M. (2015). Autopsia del manifesto. Napoli : Clean Edizioni.
Autopsia del manifesto
AGNOLETTO, MATTEO
2015
Abstract
Antonio Sant’Elia è firmatario di due manifesti: quello noto e autoriale dell’architettura stampato nel 1914, a cui fa seguito l’anno successivo un foglio volante di due pagine intitolato L’Orgoglio italiano siglato con Marinetti, Boccioni, Russolo, Sironi e Piatti . Questo secondo lavoro, raramente citato o inserito nella bibliografia del comasco, è fondamentale per tracciare l’inizio di una linea alternativa per la lettura delle dinamiche architettoniche del Novecento. Confermando l’incondizionato appoggio alla necessità del conflitto bellico e rinnovando la propaganda apodittica e antipassatista, il gruppo dei soldati futuristi volontari al fronte celebra senza mezzi termini la supremazia del pensiero italico. Nel disporre di uno strumento comunicativo immediato e istantaneo come il manifesto, si consolida un’attitudine tutta nazionale, che sarà ripresa dalle correnti figurative europee del ventesimo secolo, che tuttavia non denotano di una medesima amplificazione, a differenza di quanto avviene sulla penisola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.