saggi proposti in questo libro, mai prima d’ora raccolti in volume, intendono offrire alcuni tra i risultati più cospicui di Martino Capucci (1926-2013), la cui attività si è sviluppata con coerenza nell’arco di un sessantennio, applicandosi, di volta in volta, ora alle variegate tipologie del romanzo barocco, raffigurato in un quadro mosso e dialettico, irriducibile a schemi preordinati, ora a questioni capitali dell’elaborazione storiografica settecentesca, tra Muratori e Lanzi, ora ad aspetti e momenti della poetica e della poesia di Leopardi. I problemi critici sono sollevati e affrontati con una completezza che asseconda la vocazione dello storico e, nel senso alto e pieno del termine, dell’erudito, mai disgiunta dalla deontologia della precisione, dell’esattezza, dello scrupolo. Di qui la costante attenzione riservata alle coesistenze e alle articolazioni ben più che alle opzioni semplificatrici, in una convergenza di saperi che per altro non pretendono mai di ridurre forzosamente l’analisi a unità, esorcizzata con l’ostinato ricorso alla pratica solida e inoppugnabile dell’erudizione.
Battistini, A. (2015). Una «savia empiria erudita». Saggi di letteratura italiana tra Sei e Ottocento. Pisa : Pacini.
Una «savia empiria erudita». Saggi di letteratura italiana tra Sei e Ottocento
BATTISTINI, ANDREA
2015
Abstract
saggi proposti in questo libro, mai prima d’ora raccolti in volume, intendono offrire alcuni tra i risultati più cospicui di Martino Capucci (1926-2013), la cui attività si è sviluppata con coerenza nell’arco di un sessantennio, applicandosi, di volta in volta, ora alle variegate tipologie del romanzo barocco, raffigurato in un quadro mosso e dialettico, irriducibile a schemi preordinati, ora a questioni capitali dell’elaborazione storiografica settecentesca, tra Muratori e Lanzi, ora ad aspetti e momenti della poetica e della poesia di Leopardi. I problemi critici sono sollevati e affrontati con una completezza che asseconda la vocazione dello storico e, nel senso alto e pieno del termine, dell’erudito, mai disgiunta dalla deontologia della precisione, dell’esattezza, dello scrupolo. Di qui la costante attenzione riservata alle coesistenze e alle articolazioni ben più che alle opzioni semplificatrici, in una convergenza di saperi che per altro non pretendono mai di ridurre forzosamente l’analisi a unità, esorcizzata con l’ostinato ricorso alla pratica solida e inoppugnabile dell’erudizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


