Nella fornitissima biblioteca del conte Firmian figura anche una sezione dedicata ai testi classici, in cui compaiono anche varie opere prodotte in zone europee che, rispetto all'Italia, erano di più consolidata tradizione filologica. Ciò è segno sia dei grandi interessi di un personaggio la cui cultura non era certo provinciale, sia della volontà, che emerge in gran parte dell'Italia del secondo Settecento, di superare l'impostazione e i limiti che le erano stati imposti nello studio dei classici dalla Controriforma. Interessante è inoltre un confronto tra i testi presenti e quelli studiati nella scuola absburgica, alla luce delle riforme scolastiche che si ebbero in questo periodo.
Il conte Carlo Firmian e la cultura classica
TOSI, RENZO
2015
Abstract
Nella fornitissima biblioteca del conte Firmian figura anche una sezione dedicata ai testi classici, in cui compaiono anche varie opere prodotte in zone europee che, rispetto all'Italia, erano di più consolidata tradizione filologica. Ciò è segno sia dei grandi interessi di un personaggio la cui cultura non era certo provinciale, sia della volontà, che emerge in gran parte dell'Italia del secondo Settecento, di superare l'impostazione e i limiti che le erano stati imposti nello studio dei classici dalla Controriforma. Interessante è inoltre un confronto tra i testi presenti e quelli studiati nella scuola absburgica, alla luce delle riforme scolastiche che si ebbero in questo periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.