Due lezioni-concerto su musiche edite e in preparazione nella collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-). A cura di Romina Basso ed Elisabetta Pasquini, in collaborazione con il Conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo e la casa editrice Ut Orpheus. Il progetto, giunto alla terza edizione, risponde al desiderio di valorizzare musiche di grande interesse storico, stilistico ed esecutivo dovute a compositori emiliani per nascita o adozione, attivi nei secoli XVII e XVIII. L’attenzione quest’anno si focalizzerà su alcuni lavori per la liturgia e la devozione (mottetti e oratorii); in altre parole, musiche aliene dalla dimensione scenica e spettacolare, nelle quali il senso è veicolato dalla parola e dalle modalità con cui essa è espressa e offerta all’ascolto. Nei due appuntamenti, Romina Basso – interprete di fama internazionale e raffinata didatta – sarà coadiuvata da alcuni giovani interpreti e allievi della classe di Canto rinascimentale e barocco del Conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo; attraverso l’esecuzione di composizioni di D. Gabrielli, e G. A. Perti assieme mostreranno passo passo come il paziente lavoro di studio e interpretazione del testo illustri il senso della musica e disveli gli affetti. Salone Marescotti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. 25 novembre 2015: Domenico Gabrielli, Iste confessor Domini; 9 dicembre 2015: Giacomo Antonio Perti, Beata Imelde. Esecutori: Emma De Poli, Vittoria Giacobazzi, soprani; Francesco De Poli, basso-baritono; Riccardo Castagnetti, continuo. L’iniziativa è inserita nella rassegna della Soffitta 2015 del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

Tesori ritrovati 3: interpretare il Sei-Settecento musicale emiliano

PASQUINI, ELISABETTA
2015

Abstract

Due lezioni-concerto su musiche edite e in preparazione nella collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-). A cura di Romina Basso ed Elisabetta Pasquini, in collaborazione con il Conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo e la casa editrice Ut Orpheus. Il progetto, giunto alla terza edizione, risponde al desiderio di valorizzare musiche di grande interesse storico, stilistico ed esecutivo dovute a compositori emiliani per nascita o adozione, attivi nei secoli XVII e XVIII. L’attenzione quest’anno si focalizzerà su alcuni lavori per la liturgia e la devozione (mottetti e oratorii); in altre parole, musiche aliene dalla dimensione scenica e spettacolare, nelle quali il senso è veicolato dalla parola e dalle modalità con cui essa è espressa e offerta all’ascolto. Nei due appuntamenti, Romina Basso – interprete di fama internazionale e raffinata didatta – sarà coadiuvata da alcuni giovani interpreti e allievi della classe di Canto rinascimentale e barocco del Conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo; attraverso l’esecuzione di composizioni di D. Gabrielli, e G. A. Perti assieme mostreranno passo passo come il paziente lavoro di studio e interpretazione del testo illustri il senso della musica e disveli gli affetti. Salone Marescotti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. 25 novembre 2015: Domenico Gabrielli, Iste confessor Domini; 9 dicembre 2015: Giacomo Antonio Perti, Beata Imelde. Esecutori: Emma De Poli, Vittoria Giacobazzi, soprani; Francesco De Poli, basso-baritono; Riccardo Castagnetti, continuo. L’iniziativa è inserita nella rassegna della Soffitta 2015 del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
2015
R. Basso; E. Pasquini
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