La elaborazione del concetto di Stato sociale relazionale è frutto di un lungo lavoro di studio e ricerca scientifica che letto a ritroso colpisce per la sua linearità e coerenza, nel senso che le prime elaborazioni contenevano in nuce tutti gli elementi che saranno sviluppati in seguito, anche se con una terminologia e linguaggi diversi in ragione dello sviluppo e dell’evoluzione del pensiero riflesso nelle scienze sociali. Tale percorso ha visto la formulazione di diverse terminologie prima di giungere alla individuazione della versione definitiva (per ora) di Stato sociale relazionale. Donati infatti utilizza di volta in volta una ricca terminologia per distinguere la propria proposta culturale dai modelli precedenti (storicamente susseguitesi) e confluiti nel corso degli anni ’90 in quello che egli stesso definisce il modello lib/lab di stato sociale. Ovvero un assetto istituzionale che cerca di far conciliare i due principali modelli di welfare sviluppatisi nelle democrazie occidentali: il modello socialdemocratico (scandinavo, che vede la predominanza del pubblico statale) e il modello liberale (anglosassone, che assegna un ruolo centrale al privato di mercato). Tra queste diciture si menzionano: “welfare societario”, “stato sussidiario”, “welfare relazionale, societario e plurale”, “welfare civile”, “configurazione relazionale dello Stato sociale”.

Stato Sociale Relazionale

BASSI, ANDREA
2016

Abstract

La elaborazione del concetto di Stato sociale relazionale è frutto di un lungo lavoro di studio e ricerca scientifica che letto a ritroso colpisce per la sua linearità e coerenza, nel senso che le prime elaborazioni contenevano in nuce tutti gli elementi che saranno sviluppati in seguito, anche se con una terminologia e linguaggi diversi in ragione dello sviluppo e dell’evoluzione del pensiero riflesso nelle scienze sociali. Tale percorso ha visto la formulazione di diverse terminologie prima di giungere alla individuazione della versione definitiva (per ora) di Stato sociale relazionale. Donati infatti utilizza di volta in volta una ricca terminologia per distinguere la propria proposta culturale dai modelli precedenti (storicamente susseguitesi) e confluiti nel corso degli anni ’90 in quello che egli stesso definisce il modello lib/lab di stato sociale. Ovvero un assetto istituzionale che cerca di far conciliare i due principali modelli di welfare sviluppatisi nelle democrazie occidentali: il modello socialdemocratico (scandinavo, che vede la predominanza del pubblico statale) e il modello liberale (anglosassone, che assegna un ruolo centrale al privato di mercato). Tra queste diciture si menzionano: “welfare societario”, “stato sussidiario”, “welfare relazionale, societario e plurale”, “welfare civile”, “configurazione relazionale dello Stato sociale”.
2016
Lessico della Sociologia Relazionale
315
320
Bassi, Andrea
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