Il «diritto al ricongiungimento familiare» dei minori tra tutela del loro superiore interesse e dell’interesse generale in materia di politica migratoria.

Il saggio affronta il tema del ricongiungimento familiare dei minori nel quadro del diritto internazionale, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e dell'ordinamento giuridico dell'Unione europea. Se nel quadro del diritto internazionale e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, il diritto al ricongiungimento è stato riconosciuto come espressione del diritto al rispetto della vita familiare, dando luogo a un difficile bilanciamento tra interesse superiore del minore e interesse dello Stato al controllo dei flussi migratori, nel quadro dell'ordinamento giuridico dell'Unione, il diritto al ricongiungimento ha risentito piuttosto del suo legame con uno degli obiettivi fondamentali dei trattati istitutivi, ovvero la realizzazione del diritto alla libera circolazione delle persone. Ne sono risultate posizioni differenziate a seconda che vengano in rilievo cittadini europei che esercitano il diritto alla libera circolazione, cittadini europei stanziali e cittadini di Paesi terzi, che non godono del diritto alla libera circolazione. Il quadro normativo complessivo che ne esce appare in ogni caso piuttosto frammentato e dubbio, in particolare se si considera il rilievo che nella materia in esame dovrebbe assumere la tutela dell'interesse superiore del minore.