Il testo indaga l’utilizzo della danza bharata nāṭyam nel contesto del conflitto nello Sri Lanka (1983-2009), con una particolare attenzione a come i Tamil della diaspora che sostengono le LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam), uscite sconfitte dalla guerra, abbiano creato nuove mudrā per potere raccontare la guerra civile. Ogni anno i Tamil della diaspora commemorano i combattenti caduti nelle fila della guerriglia in cerimonie pubbliche che vengono celebrate in tutto il mondo. Mentre nello Sri Lanka, prima della sconfitta nel 2009, le cerimonie si svolgevano nei cimiteri delle Tigri, nei paesi della diaspora le sedi delle celebrazioni sono luoghi pubblici quali teatri, palazzi dello sport, scuole, centri civici. In queste celebrazioni la danza ha un ruolo essenziale in quanto permette di mostrare sul palcoscenico le atrocità della guerra. Il bharata nāṭyam, tuttavia, è uno stile coreutico classico-contemporaneo derivante da una precedente pratica performativa di natura religiosa, e non una danza concepita per narrare una guerra contemporanea. Per potere mettere in scena gli eventi bellici, quindi, sono state create nuove mudrā - derivanti da quelle classiche, e che possono comunicare nuove “parole” quali “elicottero”, “bomba” e “fucile” - e sono state elaborate nuove coreografie.
Natali, C. (2015). Dall’arco di Shiva al fucile del guerrigliero: le trasformazioni del bharata natyam nella diaspora tamil srilankese. Bologna : ALMADL.
Dall’arco di Shiva al fucile del guerrigliero: le trasformazioni del bharata natyam nella diaspora tamil srilankese
NATALI, CRISTIANA
2015
Abstract
Il testo indaga l’utilizzo della danza bharata nāṭyam nel contesto del conflitto nello Sri Lanka (1983-2009), con una particolare attenzione a come i Tamil della diaspora che sostengono le LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam), uscite sconfitte dalla guerra, abbiano creato nuove mudrā per potere raccontare la guerra civile. Ogni anno i Tamil della diaspora commemorano i combattenti caduti nelle fila della guerriglia in cerimonie pubbliche che vengono celebrate in tutto il mondo. Mentre nello Sri Lanka, prima della sconfitta nel 2009, le cerimonie si svolgevano nei cimiteri delle Tigri, nei paesi della diaspora le sedi delle celebrazioni sono luoghi pubblici quali teatri, palazzi dello sport, scuole, centri civici. In queste celebrazioni la danza ha un ruolo essenziale in quanto permette di mostrare sul palcoscenico le atrocità della guerra. Il bharata nāṭyam, tuttavia, è uno stile coreutico classico-contemporaneo derivante da una precedente pratica performativa di natura religiosa, e non una danza concepita per narrare una guerra contemporanea. Per potere mettere in scena gli eventi bellici, quindi, sono state create nuove mudrā - derivanti da quelle classiche, e che possono comunicare nuove “parole” quali “elicottero”, “bomba” e “fucile” - e sono state elaborate nuove coreografie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


