A differenza della maggior parte degli studi sull’accademia dei Lincei, interessati soprattutto al ruolo svolto sull’istituzione dal magistero di Galileo, l'articolo segnala il necessario ampliamento della giurisdizione delle competenze alle quali la nuova episteme viene applicata, con particolare rilievo per la botanica, la zoologia, la medicina e la chimica, ossia a discipline che, pur non essendo frequentate da Galileo, destarono l’interesse di tutti i lincei, influenzati in questo dal naturalismo rinascimentale sviluppatosi nel meridione d’Italia. In tale prospettiva il loro consorzio non viene più ad avere come unico referente lo scienziato pisano, ma lo si fa dialogare con altre scuole e con altri gruppi di ricerca, dando conto di una più autentica varietà di modelli e di pronunce, estese a paradigmi anche molto divaricati, che spaziano dalla iatrochimica di ascendenza paracelsiana all’alchimia e all’occultismo. Ne deriva un quadro d’insieme sicuramente più mosso, e se la maggior parte dei capitoli del libro si occupa di singole figure, l'insieme risulta la ricostruzione della cultura scientifica operante nella Roma dei papati di Clemente VIII, Paolo V e Urbano VIII, quanto mai multiforme per la forte attrattiva esercitata sull’Europa dalla capitale della controffensiva cattolica.
A. Battistini, G. De Angelis, G. Olmi (2007). All’origine della scienza moderna: Federico Cesi e l’Accademia dei Lincei. BOLOGNA : Il Mulino.
All’origine della scienza moderna: Federico Cesi e l’Accademia dei Lincei
BATTISTINI, ANDREA;OLMI, GIUSEPPE
2007
Abstract
A differenza della maggior parte degli studi sull’accademia dei Lincei, interessati soprattutto al ruolo svolto sull’istituzione dal magistero di Galileo, l'articolo segnala il necessario ampliamento della giurisdizione delle competenze alle quali la nuova episteme viene applicata, con particolare rilievo per la botanica, la zoologia, la medicina e la chimica, ossia a discipline che, pur non essendo frequentate da Galileo, destarono l’interesse di tutti i lincei, influenzati in questo dal naturalismo rinascimentale sviluppatosi nel meridione d’Italia. In tale prospettiva il loro consorzio non viene più ad avere come unico referente lo scienziato pisano, ma lo si fa dialogare con altre scuole e con altri gruppi di ricerca, dando conto di una più autentica varietà di modelli e di pronunce, estese a paradigmi anche molto divaricati, che spaziano dalla iatrochimica di ascendenza paracelsiana all’alchimia e all’occultismo. Ne deriva un quadro d’insieme sicuramente più mosso, e se la maggior parte dei capitoli del libro si occupa di singole figure, l'insieme risulta la ricostruzione della cultura scientifica operante nella Roma dei papati di Clemente VIII, Paolo V e Urbano VIII, quanto mai multiforme per la forte attrattiva esercitata sull’Europa dalla capitale della controffensiva cattolica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.