Nel Capitolo 10, Marina Maffioli, Filomena Anelli e Anna Rita Addessi, propongono delle attività di improvvisazione da svolgere con l’aiuto del MIROR-Impro sia con il suono sia con il movimento. Il capitolo quindi presenta una serie di suggerimenti per l’insegnante per poter utilizzare il MIROR-Impro in maniera originale sia per l’improvvisazione musicale sia per l’improvvisazione motoria. Le attività sono pensate per bambini di 6-10 anni, ma con piccole varianti possono essere proposte anche a bambini più piccoli e possono essere svolte sia nella scuola pubblica, sia nelle scuole di danza, sia nelle scuole di musica nelle quali ci sia interesse a lavorare sul rapporto tra musica e movimento. Ogni attività prevede che vi sia un bambino che suona dialogando con il software MIROR-Impro e uno o più bambini che danzano o interpretano la musica ascoltata attraverso il movimento. La risposta con il movimento avviene sia durante la proposta musicale, sia durante la risposta “riflessiva” del MIROR-Impro. Quindi, mentre normalmente nelle attività di danza è l’adulto che suona il pianoforte guidando i bambini, l’originalità della proposta presentata in questo capitolo è che il movimento dei bambini è guidato, a turno, da uno degli altri bambini che suona la tastiera con il MIROR-Impro e dal sistema stesso. Le autrici discutono il rapporto tra suono e movimento alla luce del paradigma di interazione riflessiva e delle ricerche condotte nell’ambito del progetto MIROR su musica e movimento, arrivando ad ipotizzare che quando i bambini si muovono o ballano ascoltando le risposte “riflessive” del MIROR-Impro, si comporterebbero come specchi “motori” della risposta musicale del sistema, aggiungendo in tal modo il canale motorio all’interno dell'interazione bambino-macchina. Questo campo di studio, e la sua applicazione nelle scienze dell'educazione, è ancora in gran parte inesplorato, anche nell’educazione musicale e nell’educazione motoria. Le attività descritte favoriscono l’apprendimento attraverso il collaborative learning, il problem solving e il gioco di ruoli, e sono proposte ai bambini attraverso dispositivi verbali e musicali che suggeriscono contesti immaginifici e simbolici all’interno dei quali i bambini sono messi nelle condizioni di esplorare e creare suoni e movimenti originali.
Marina Maffioli, Anelli Filomena, Anna Rita, A. (2015). Dialoghi riflessivi fra musica, movimento e tecnologia. Bologna : Bononia University Press.
Dialoghi riflessivi fra musica, movimento e tecnologia
ANELLI, FILOMENA;ADDESSI, ANNA RITA
2015
Abstract
Nel Capitolo 10, Marina Maffioli, Filomena Anelli e Anna Rita Addessi, propongono delle attività di improvvisazione da svolgere con l’aiuto del MIROR-Impro sia con il suono sia con il movimento. Il capitolo quindi presenta una serie di suggerimenti per l’insegnante per poter utilizzare il MIROR-Impro in maniera originale sia per l’improvvisazione musicale sia per l’improvvisazione motoria. Le attività sono pensate per bambini di 6-10 anni, ma con piccole varianti possono essere proposte anche a bambini più piccoli e possono essere svolte sia nella scuola pubblica, sia nelle scuole di danza, sia nelle scuole di musica nelle quali ci sia interesse a lavorare sul rapporto tra musica e movimento. Ogni attività prevede che vi sia un bambino che suona dialogando con il software MIROR-Impro e uno o più bambini che danzano o interpretano la musica ascoltata attraverso il movimento. La risposta con il movimento avviene sia durante la proposta musicale, sia durante la risposta “riflessiva” del MIROR-Impro. Quindi, mentre normalmente nelle attività di danza è l’adulto che suona il pianoforte guidando i bambini, l’originalità della proposta presentata in questo capitolo è che il movimento dei bambini è guidato, a turno, da uno degli altri bambini che suona la tastiera con il MIROR-Impro e dal sistema stesso. Le autrici discutono il rapporto tra suono e movimento alla luce del paradigma di interazione riflessiva e delle ricerche condotte nell’ambito del progetto MIROR su musica e movimento, arrivando ad ipotizzare che quando i bambini si muovono o ballano ascoltando le risposte “riflessive” del MIROR-Impro, si comporterebbero come specchi “motori” della risposta musicale del sistema, aggiungendo in tal modo il canale motorio all’interno dell'interazione bambino-macchina. Questo campo di studio, e la sua applicazione nelle scienze dell'educazione, è ancora in gran parte inesplorato, anche nell’educazione musicale e nell’educazione motoria. Le attività descritte favoriscono l’apprendimento attraverso il collaborative learning, il problem solving e il gioco di ruoli, e sono proposte ai bambini attraverso dispositivi verbali e musicali che suggeriscono contesti immaginifici e simbolici all’interno dei quali i bambini sono messi nelle condizioni di esplorare e creare suoni e movimenti originali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.