Organizzazione e curatela della mostra che la Galleri NerA di Bologna di Grazia Mezzetti e Guido Candela (già preside della Facoltà di Economia, Università di Bologna, sede di Rimini) ha promosso in concomitanza agli eventi di Arte Fiera Off 2009. Nell'opera dei tre artisti presenti in mostra, Chinni, De Grandis ed Encarnacion, il primitivismo non si esaurisce nella sua espressione più nota, ossia un'influenza di carattere stilistico ed iconografico sulla loro pittura come fu per i movimenti d'avanguardia agli inizi del Novecento, ma si estende verso una più ampia ricognizione sui possibili modi di osservare l'arte e pensare la creazione artistica. I tre artisti non si sono confrontati con l'arte primitiva africana, ma l'hanno semplicemente riaccolta, ricuperata attraverso la loro storia e la loro memoria mai dimenticate. La loro originalità consiste nel ricupero dell'archetipo, che qui assume il significato che l'analisi freudiana lesse in termini di processi psichici, soprattutto di stratificazioni di memorie inconsce, di linguaggi e di volumi, ed ecco che il manufatto "nègre" non è più confinato entro una dimensione di tempo storico, al pari della società che lo ha realizzato, ma, al contrario, è osservato nella sua unicità e singolarità.
Valeria Rubbi (2009). L'ambiguità del "primitivismo": Silvano Chinni, Roberto De Grandis, Ronaldo Jesus Encarnacion.
L'ambiguità del "primitivismo": Silvano Chinni, Roberto De Grandis, Ronaldo Jesus Encarnacion
RUBBI, VALERIA
2009
Abstract
Organizzazione e curatela della mostra che la Galleri NerA di Bologna di Grazia Mezzetti e Guido Candela (già preside della Facoltà di Economia, Università di Bologna, sede di Rimini) ha promosso in concomitanza agli eventi di Arte Fiera Off 2009. Nell'opera dei tre artisti presenti in mostra, Chinni, De Grandis ed Encarnacion, il primitivismo non si esaurisce nella sua espressione più nota, ossia un'influenza di carattere stilistico ed iconografico sulla loro pittura come fu per i movimenti d'avanguardia agli inizi del Novecento, ma si estende verso una più ampia ricognizione sui possibili modi di osservare l'arte e pensare la creazione artistica. I tre artisti non si sono confrontati con l'arte primitiva africana, ma l'hanno semplicemente riaccolta, ricuperata attraverso la loro storia e la loro memoria mai dimenticate. La loro originalità consiste nel ricupero dell'archetipo, che qui assume il significato che l'analisi freudiana lesse in termini di processi psichici, soprattutto di stratificazioni di memorie inconsce, di linguaggi e di volumi, ed ecco che il manufatto "nègre" non è più confinato entro una dimensione di tempo storico, al pari della società che lo ha realizzato, ma, al contrario, è osservato nella sua unicità e singolarità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.