Le abitudini dell’acqua rivelano la capacità dei non umani di agire come soggetti. Estendendo ai non umani una prerogativa generalmente attribuita agli umani, questo volume vuole mettere in discussione i nostri più profondi assunti sulle relazioni tra la società e l’ambiente circostante. Sulla base di un’approfondita ricerca etnografica, l’autore indaga le procedure di sacralizzazione del non umano fra i Kasena del Ghana nordorientale portando il lettore a riflettere sulla dicotomia natura/cultura e a valutare attentamente il senso della protezione della natura senza dare per scontato che questa debba essere interpretata attraverso i canoni dell’ambientalismo occidentale. In questo volume gli esseri umani sono costretti a defilarsi dal ruolo di protagonisti assoluti della scena. Accanto a questi e prima di questi, coloro che paradossalmente “esprimono il proprio punto di vista” sono baobab e mangrovie, pozze d’acqua naturali e laghetti artificiali, cumuli di immondizia e coccodrilli mansueti. Questi ultimi, in particolare, sono disposti a non aggredire ma sono anche pronti a recuperare la proverbiale ferocia per punire gli umani dei loro errori.
Mangiameli, G. (2010). Le abitudini dell'acqua. Antropologia, ambiente e complessità in Africa occidentale. Milano : Unicopli.
Le abitudini dell'acqua. Antropologia, ambiente e complessità in Africa occidentale
MANGIAMELI, GAETANO
2010
Abstract
Le abitudini dell’acqua rivelano la capacità dei non umani di agire come soggetti. Estendendo ai non umani una prerogativa generalmente attribuita agli umani, questo volume vuole mettere in discussione i nostri più profondi assunti sulle relazioni tra la società e l’ambiente circostante. Sulla base di un’approfondita ricerca etnografica, l’autore indaga le procedure di sacralizzazione del non umano fra i Kasena del Ghana nordorientale portando il lettore a riflettere sulla dicotomia natura/cultura e a valutare attentamente il senso della protezione della natura senza dare per scontato che questa debba essere interpretata attraverso i canoni dell’ambientalismo occidentale. In questo volume gli esseri umani sono costretti a defilarsi dal ruolo di protagonisti assoluti della scena. Accanto a questi e prima di questi, coloro che paradossalmente “esprimono il proprio punto di vista” sono baobab e mangrovie, pozze d’acqua naturali e laghetti artificiali, cumuli di immondizia e coccodrilli mansueti. Questi ultimi, in particolare, sono disposti a non aggredire ma sono anche pronti a recuperare la proverbiale ferocia per punire gli umani dei loro errori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


