Partendo dall'analisi dei monologhi di Saverio La Ruina, il saggio indaga le percezioni visive del perfomer durante l'esibizione drammatica. Ne risultano indicazioni che interessano non solo il recitare, ma anche i processi della scrittura. Per il drammaturgo l'introiezione dell'attore e delle sue facoltà percettive è infatti una condizione essenziale all'attivazione mentale del personaggio. I monologhi di La Ruina - drammaturgo e attore - mostrano come le funzioni recitative collaborino con quelle compositive attivando il mondo ottico del personaggio, il suo sguardo sulle cose.
Guccini, G. (2014). C'è monologo e monologo. Il teatro visivo di Saverio La Ruina. Corazzano (Pisa) : Titivillus.
C'è monologo e monologo. Il teatro visivo di Saverio La Ruina
GUCCINI, GERARDO
2014
Abstract
Partendo dall'analisi dei monologhi di Saverio La Ruina, il saggio indaga le percezioni visive del perfomer durante l'esibizione drammatica. Ne risultano indicazioni che interessano non solo il recitare, ma anche i processi della scrittura. Per il drammaturgo l'introiezione dell'attore e delle sue facoltà percettive è infatti una condizione essenziale all'attivazione mentale del personaggio. I monologhi di La Ruina - drammaturgo e attore - mostrano come le funzioni recitative collaborino con quelle compositive attivando il mondo ottico del personaggio, il suo sguardo sulle cose.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.