Introduzione. Il Laboratorio di Microbiologia del Policlinico S. Orsola si occupa di diagnosi di infezioni da Chlamydia fin dal 1975: all’epoca non erano disponibili kit commerciali, pertanto le indagini microbiologiche prevedevano l’inoculo dei tamponi in colture cellulari e la colorazione del monostrato cellulare per evidenziare le inclusioni. Solo a metà degli anni ’80 cominciò la commercializzazione dei primi test immunoenzimatici per la ricerca di LPS e dei primi test molecolari, basati o sull’uso di sonde di ibridazione o su metodiche di amplificazione del DNA (LCR e PCR). Negli ultimi anni, infine, sono stati sviluppati nuovi metodi in Real-Time PCR per la determinazione contemporanea di DNA di C. trachomatis e Neisseria gonorrhoeae. Metodi. VERSANT® CT/GC DNA 1.0. Il test VERSANT® CT/GC DNA 1.0 (Siemens Healthcare Diagnostics) è basato su una procedura di PCR cinetica (kPCR) per la rilevazione del DNA di C. trachomatis e N. gonorrhoeae. IDEIA™ PCE Chlamydia. Il test IDEIA™ PCE Chlamydia (Oxoid) è un metodo immunoenzimatico per la determinazione di LPS di C. trachomatis. Risultati. Nel centro MTS del Policlinico S. Orsola sono stati eseguiti tamponi uretrali o cervicali. Dopo l’esecuzione, i pazienti sono stati invitati a procedere alla raccolta di un campione di urine. I tamponi sono stati analizzati con il metodo immunoenzimatico e solo il 5.0% di essi è risultato positivo. I campioni di urine sono stati studiati con il metodo molecolare e la percentuale di positività è aumentata a 11.9%. Conclusioni. La Real-Time PCR per la diagnosi delle infezioni da clamidia appare la metodica più sensibile e permette di analizzare campioni di urine, evitando in questo modo il ricorso a prelievi invasivi o dolorosi. Tale metodica sembra dunque particolarmente adatta per lo screening che, se applicato su larga scala, ci potrebbe dare una stima più realistica della prevalenza di questa infezione.

VALUTAZIONE DEL KIT VERSANT® CT/GC DNA 1.0 SU PIATTAFORMA DEDICATA VERSANT® kPCR

MARANGONI, ANTONELLA;D'ANTUONO, ANTONIETTA;FOSCHI, CLAUDIO;DONATI, MANUELA;CEVENINI, ROBERTO
2010

Abstract

Introduzione. Il Laboratorio di Microbiologia del Policlinico S. Orsola si occupa di diagnosi di infezioni da Chlamydia fin dal 1975: all’epoca non erano disponibili kit commerciali, pertanto le indagini microbiologiche prevedevano l’inoculo dei tamponi in colture cellulari e la colorazione del monostrato cellulare per evidenziare le inclusioni. Solo a metà degli anni ’80 cominciò la commercializzazione dei primi test immunoenzimatici per la ricerca di LPS e dei primi test molecolari, basati o sull’uso di sonde di ibridazione o su metodiche di amplificazione del DNA (LCR e PCR). Negli ultimi anni, infine, sono stati sviluppati nuovi metodi in Real-Time PCR per la determinazione contemporanea di DNA di C. trachomatis e Neisseria gonorrhoeae. Metodi. VERSANT® CT/GC DNA 1.0. Il test VERSANT® CT/GC DNA 1.0 (Siemens Healthcare Diagnostics) è basato su una procedura di PCR cinetica (kPCR) per la rilevazione del DNA di C. trachomatis e N. gonorrhoeae. IDEIA™ PCE Chlamydia. Il test IDEIA™ PCE Chlamydia (Oxoid) è un metodo immunoenzimatico per la determinazione di LPS di C. trachomatis. Risultati. Nel centro MTS del Policlinico S. Orsola sono stati eseguiti tamponi uretrali o cervicali. Dopo l’esecuzione, i pazienti sono stati invitati a procedere alla raccolta di un campione di urine. I tamponi sono stati analizzati con il metodo immunoenzimatico e solo il 5.0% di essi è risultato positivo. I campioni di urine sono stati studiati con il metodo molecolare e la percentuale di positività è aumentata a 11.9%. Conclusioni. La Real-Time PCR per la diagnosi delle infezioni da clamidia appare la metodica più sensibile e permette di analizzare campioni di urine, evitando in questo modo il ricorso a prelievi invasivi o dolorosi. Tale metodica sembra dunque particolarmente adatta per lo screening che, se applicato su larga scala, ci potrebbe dare una stima più realistica della prevalenza di questa infezione.
2010
Atti del XXXIX Congresso Nazionale AMCLI
148
148
Marangoni, A; Moroni, A; D’Antuono, A; Banzola, N; Della Bella, E; Foschi, C; Nardini, P; Monari, P; Donati, M; Cevenini, R
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/531889
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