Introduzione: Ureaplasma urealyticum e Micoplasma hominis possono essere trasmessi al neonato o durante il passaggio nel canale del parto o per rottura precoce delle membrane o per infezione del liquido amniotico. Possono causare infezioni respiratorie, cerebrali e setticemie nei neonati. Nei nati dopo almeno 34 settimane di gestazione raramente si hanno infezioni clinicamente significative mentre in neonati prematuri, per lo scarso passaggio di immunoglobuline di origine materna, i quadri clinici possono essere molto più severi. Riportiamo di seguito la casistica dell’isolamento di micoplasmi urogenitali da materiale di origine respiratoria in neonati prematuri. Metodi: Tra luglio 2009 e luglio 2011 sono stati analizzati mediante coltura i campioni respiratori (aspirati faringonasali e/o lavaggi bronco-alveolari) di 23 neonati prematuri con sintomatologia e/o quadri radiologici sospetti per infezione da micoplasmi urogenitali. Per l’isolamento e l’eventuale determinazione dell’antibiogramma, i campioni sono stati inoculati nelle gallerie del kit MycoView® (Zeakon Diagnostics). In 5 casi è stato eseguito un solo prelievo di materiale mentre in tutti gli altri casi sono stati ripetuti più prelievi successivi nel tempo. Risultati: In 20 casi la coltura è risultata positiva al primo campione analizzato; in 2 casi si è evidenziata una crescita nei campioni successivi al primo, mentre in un solo caso non si è verificata nessuna crescita. Dei 22 casi positivi, 18 hanno mostrato la contemporanea presenza di U. urealyticum e M. hominis, con resistenza ai macrolidi, una sostanziale sensibilità alle tetracicline e un comportamento variabile nei confronti dei fluorochinolonici. In 4 casi la sola crescita di U. urealyticum è stata caratterizzata da una generale sensibilità del patogeno alle tetracicline e una variabile sensibilità a fluorochinolonici e macrolidi. Conclusioni: Dai dati raccolti si evidenzia come nei casi clinicamente sospetti l’isolamento di micoplasmi urogenitali in neonati prematuri sia un evento estremamente frequente. E’ da approfondire il ruolo patologico di tali microrganismi.

MICOPLASMI UROGENITALI IN NEONATI PREMATURI / Foschi, C; Russo, I; Nardini, P; Marangoni, A; Moroni, A; Della Bella, E; Cevenini, R. - CD-ROM. - (2011), pp. 037.37-037.37. (Intervento presentato al convegno XL Congresso Nazionale AMCLI tenutosi a Rimini, Italia nel 8-11 Novembre 2011).

MICOPLASMI UROGENITALI IN NEONATI PREMATURI

FOSCHI, CLAUDIO;MARANGONI, ANTONELLA;CEVENINI, ROBERTO
2011

Abstract

Introduzione: Ureaplasma urealyticum e Micoplasma hominis possono essere trasmessi al neonato o durante il passaggio nel canale del parto o per rottura precoce delle membrane o per infezione del liquido amniotico. Possono causare infezioni respiratorie, cerebrali e setticemie nei neonati. Nei nati dopo almeno 34 settimane di gestazione raramente si hanno infezioni clinicamente significative mentre in neonati prematuri, per lo scarso passaggio di immunoglobuline di origine materna, i quadri clinici possono essere molto più severi. Riportiamo di seguito la casistica dell’isolamento di micoplasmi urogenitali da materiale di origine respiratoria in neonati prematuri. Metodi: Tra luglio 2009 e luglio 2011 sono stati analizzati mediante coltura i campioni respiratori (aspirati faringonasali e/o lavaggi bronco-alveolari) di 23 neonati prematuri con sintomatologia e/o quadri radiologici sospetti per infezione da micoplasmi urogenitali. Per l’isolamento e l’eventuale determinazione dell’antibiogramma, i campioni sono stati inoculati nelle gallerie del kit MycoView® (Zeakon Diagnostics). In 5 casi è stato eseguito un solo prelievo di materiale mentre in tutti gli altri casi sono stati ripetuti più prelievi successivi nel tempo. Risultati: In 20 casi la coltura è risultata positiva al primo campione analizzato; in 2 casi si è evidenziata una crescita nei campioni successivi al primo, mentre in un solo caso non si è verificata nessuna crescita. Dei 22 casi positivi, 18 hanno mostrato la contemporanea presenza di U. urealyticum e M. hominis, con resistenza ai macrolidi, una sostanziale sensibilità alle tetracicline e un comportamento variabile nei confronti dei fluorochinolonici. In 4 casi la sola crescita di U. urealyticum è stata caratterizzata da una generale sensibilità del patogeno alle tetracicline e una variabile sensibilità a fluorochinolonici e macrolidi. Conclusioni: Dai dati raccolti si evidenzia come nei casi clinicamente sospetti l’isolamento di micoplasmi urogenitali in neonati prematuri sia un evento estremamente frequente. E’ da approfondire il ruolo patologico di tali microrganismi.
2011
Atti del XL Congresso Nazionale AMCLI
37
37
MICOPLASMI UROGENITALI IN NEONATI PREMATURI / Foschi, C; Russo, I; Nardini, P; Marangoni, A; Moroni, A; Della Bella, E; Cevenini, R. - CD-ROM. - (2011), pp. 037.37-037.37. (Intervento presentato al convegno XL Congresso Nazionale AMCLI tenutosi a Rimini, Italia nel 8-11 Novembre 2011).
Foschi, C; Russo, I; Nardini, P; Marangoni, A; Moroni, A; Della Bella, E; Cevenini, R
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/531888
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