Introduzione: I nati da madri con infezione tardiva da Toxoplasma gondii sono i più esposti al rischio di toxoplasmosi congenita, con percentuali variabili tra il 25-30% nelle infezioni del secondo trimestre di gravidanza e 65-75% nelle infezioni dell’ultimo trimestre. Per identificare i bambini realmente infetti e procedere solo in questi casi al trattamento terapeutico è fondamentale l’uso di metodiche di laboratorio sensibili e specifiche; la tecnica di Western Blot risponde a tali requisiti. Tra luglio 2009 e luglio 2011 sono state studiate dal punto di vista sierologico 30 coppie madre/figlio; per tali casi il dato era di sieroconversione certa materna oltre la 20a settimana di gestazione. I sieri erano giunti al nostro laboratorio da vari centri neonatali. Metodi: I sieri sono stati saggiati mediante Enzygnost Toxoplasmosis (Siemens Healthcare Diagnostics) per la ricerca di IgG, IgM e IgA; Vidas Toxo (Biomerieux) per la determinazione di IgM, IgG e avidità anticorpale materna; Western Blot IgG/IgM (LDBio), per una comparazione delle reattività del neonato e della madre, alla nascita, o per una comparazione delle reattività del siero del neonato alla nascita e di quelle nei mesi successivi, entro il terzo mese. Tutti i bambini sono stati inseriti in follow-up, fino all’anno di vita. Risultati: In tutti questi casi si è riscontrata positività per IgM in WB, in 2 casi si evidenziava anche la presenza di IgG reattive verso antigeni diversi da quelli materni; solo in 3/8 casi le IgM erano positive anche con metodiche classiche, mentre in un altro caso risultavano positive le IgA in immunoenzimatica. In 7 casi la diagnosi è avvenuta entro il primo mese di vita, in un solo caso nel secondo mese. Conclusioni: Il WB comparativo si conferma il test più affidabile per la diagnosi di toxoplasmosi congenita, permettondo di giungere ad una diagnosi corretta nel minor tempo possibile.
Titolo: | PERFORMANCE DEL WESTERN BLOT COMPARATIVO NELLA DIAGNOSI DI TOXOPLASMOSI CONGENITA IN NEONATI DA MADRI CON SIEROCONVERSIONE TARDIVA |
Autore/i: | FOSCHI, CLAUDIO; Russo, I; Nardini, P; MARANGONI, ANTONELLA; Moroni, A; Savioli, F; CEVENINI, ROBERTO |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2011 |
Titolo del libro: | Atti del XL Congresso Nazionale AMCLI |
Pagina iniziale: | 111 |
Pagina finale: | 111 |
Abstract: | Introduzione: I nati da madri con infezione tardiva da Toxoplasma gondii sono i più esposti al rischio di toxoplasmosi congenita, con percentuali variabili tra il 25-30% nelle infezioni del secondo trimestre di gravidanza e 65-75% nelle infezioni dell’ultimo trimestre. Per identificare i bambini realmente infetti e procedere solo in questi casi al trattamento terapeutico è fondamentale l’uso di metodiche di laboratorio sensibili e specifiche; la tecnica di Western Blot risponde a tali requisiti. Tra luglio 2009 e luglio 2011 sono state studiate dal punto di vista sierologico 30 coppie madre/figlio; per tali casi il dato era di sieroconversione certa materna oltre la 20a settimana di gestazione. I sieri erano giunti al nostro laboratorio da vari centri neonatali. Metodi: I sieri sono stati saggiati mediante Enzygnost Toxoplasmosis (Siemens Healthcare Diagnostics) per la ricerca di IgG, IgM e IgA; Vidas Toxo (Biomerieux) per la determinazione di IgM, IgG e avidità anticorpale materna; Western Blot IgG/IgM (LDBio), per una comparazione delle reattività del neonato e della madre, alla nascita, o per una comparazione delle reattività del siero del neonato alla nascita e di quelle nei mesi successivi, entro il terzo mese. Tutti i bambini sono stati inseriti in follow-up, fino all’anno di vita. Risultati: In tutti questi casi si è riscontrata positività per IgM in WB, in 2 casi si evidenziava anche la presenza di IgG reattive verso antigeni diversi da quelli materni; solo in 3/8 casi le IgM erano positive anche con metodiche classiche, mentre in un altro caso risultavano positive le IgA in immunoenzimatica. In 7 casi la diagnosi è avvenuta entro il primo mese di vita, in un solo caso nel secondo mese. Conclusioni: Il WB comparativo si conferma il test più affidabile per la diagnosi di toxoplasmosi congenita, permettondo di giungere ad una diagnosi corretta nel minor tempo possibile. |
Data stato definitivo: | 19-gen-2016 |
Appare nelle tipologie: | 4.02 Riassunto (Abstract) |