Introduzione: La toxoplasmosi congenita è causa di sequele neurologiche e/o oculari che nella maggior parte dei casi non si manifestano alla nascita, bensì nei primi anni di vita o nell’adolescenza. E’ dunque fondamentale riconoscere i neonati infetti per improntare rapidamente una strategia terapeutica e prevenire o comunque ridurre frequenza e severità delle manifestazioni cliniche. In questo studio è riportata la casistica dei nati da donne con sieroconversione per Toxoplasma gondii in corso di gravidanza nel periodo compreso tra Luglio 2009 e Luglio 2011. I casi sono stati seguiti presso l’U.O. di Neonatologia del Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, secondo il protocollo di sorveglianza del nostro Policlinico. Metodi: I sieri sono stati saggiati mediante Enzygnost Toxoplasmosis (Siemens Healthcare Diagnostics) per la ricerca di IgG, IgM e IgA; Vidas Toxo (Biomerieux) per la determinazione di IgM, IgG e avidità anticorpale materna. Nei casi di sieroconversione materna tardiva è stato eseguito anche Western Blot comparativo IgG/IgM (LDBio) sulle coppie di sieri madre/figlio alla nascita. Tutti i bambini sono stati inseriti in follow-up, fino all’anno di vita. Risultati: Nel periodo di studio sono stati seguiti 30 bambini. Undici erano nati da madre con sieroconversione tardiva: 5 di questi sono risultati infetti. In tutti questi casi si è riscontrata positività per IgM in Immunoblot, con presenza di IgG reattive nei confronti di antigeni diversi rispetto a quelle materne; solo in 3/5 casi le IgM erano positive anche con metodica ELFA, mentre in un altro caso risultavano positive le IgA in immunoenzimatica. Nessuno dei 19 nati da madri con sieroconversione precoce è risultato infetto. Il tempo medio necessario per la completa negativizzazione delle IgG nel siero dei neonati non infetti è stato di 4,2 mesi (range 1-9 mesi). Conclusioni: Questi dati confermano l’importanza di protocolli di sorveglianza per i nati da madre con sieroconversione per T. gondii.

Russo, I., Nardini, P., Foschi, C., Marangoni, A., Moroni, A., Farneti, G., et al. (2011). SORVEGLIANZA DI TOXOPLASMOSI CONGENITA PRESSO IL POLICLINICO S. ORSOLA-MALPIGHI, BOLOGNA.

SORVEGLIANZA DI TOXOPLASMOSI CONGENITA PRESSO IL POLICLINICO S. ORSOLA-MALPIGHI, BOLOGNA

FOSCHI, CLAUDIO;MARANGONI, ANTONELLA;CEVENINI, ROBERTO
2011

Abstract

Introduzione: La toxoplasmosi congenita è causa di sequele neurologiche e/o oculari che nella maggior parte dei casi non si manifestano alla nascita, bensì nei primi anni di vita o nell’adolescenza. E’ dunque fondamentale riconoscere i neonati infetti per improntare rapidamente una strategia terapeutica e prevenire o comunque ridurre frequenza e severità delle manifestazioni cliniche. In questo studio è riportata la casistica dei nati da donne con sieroconversione per Toxoplasma gondii in corso di gravidanza nel periodo compreso tra Luglio 2009 e Luglio 2011. I casi sono stati seguiti presso l’U.O. di Neonatologia del Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, secondo il protocollo di sorveglianza del nostro Policlinico. Metodi: I sieri sono stati saggiati mediante Enzygnost Toxoplasmosis (Siemens Healthcare Diagnostics) per la ricerca di IgG, IgM e IgA; Vidas Toxo (Biomerieux) per la determinazione di IgM, IgG e avidità anticorpale materna. Nei casi di sieroconversione materna tardiva è stato eseguito anche Western Blot comparativo IgG/IgM (LDBio) sulle coppie di sieri madre/figlio alla nascita. Tutti i bambini sono stati inseriti in follow-up, fino all’anno di vita. Risultati: Nel periodo di studio sono stati seguiti 30 bambini. Undici erano nati da madre con sieroconversione tardiva: 5 di questi sono risultati infetti. In tutti questi casi si è riscontrata positività per IgM in Immunoblot, con presenza di IgG reattive nei confronti di antigeni diversi rispetto a quelle materne; solo in 3/5 casi le IgM erano positive anche con metodica ELFA, mentre in un altro caso risultavano positive le IgA in immunoenzimatica. Nessuno dei 19 nati da madri con sieroconversione precoce è risultato infetto. Il tempo medio necessario per la completa negativizzazione delle IgG nel siero dei neonati non infetti è stato di 4,2 mesi (range 1-9 mesi). Conclusioni: Questi dati confermano l’importanza di protocolli di sorveglianza per i nati da madre con sieroconversione per T. gondii.
2011
Atti del XL Congresso Nazionale AMCLI
115
115
Russo, I., Nardini, P., Foschi, C., Marangoni, A., Moroni, A., Farneti, G., et al. (2011). SORVEGLIANZA DI TOXOPLASMOSI CONGENITA PRESSO IL POLICLINICO S. ORSOLA-MALPIGHI, BOLOGNA.
Russo, I; Nardini, P; Foschi, C; Marangoni, A; Moroni, A; Farneti, G; Capretti, M. G; Biagi, M; Ruscello, S; Cevenini, R
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/531886
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