Introduzione. I nati da madri con infezione da Chlamydia trachomatis (CT) sono a rischio di infezioni oculari e polmonari. Nel presente studio riportiamo i casi di due neonati, entrambi nati da madri con infezioni asintomatiche da CT, che nella seconda settimana di vita hanno sviluppato una congiuntivite follicolare. Metodi. I tamponi congiuntivali dei neonati e i campioni di urina delle madri sono stati analizzati in Real-Time PCR con il kit commerciale Versant CT/GC DNA 1.0 (Siemens). E’ stata successivamente eseguita la genotipizzazione, con metodica RFLP per il gene omp1. Risultati. Entrambi i neonati, normali per età gestazionale, sono nati con parto spontaneo e sono stati dimessi in terza giornata in buone condizioni cliniche. Il successivo ricorso alle cure dell’U.O. Neonatologia è avvenuto in un caso per presenza di ittero neonatale e controlli per sospetta infezione congenita da Toxoplasma gondii, e nell’altro per presenza di difficoltà alimentari, scarso accrescimento ponderale ed edema palpebrale. La consulenza oculistica richiesta ha permesso in entrambi i casi di diagnosticare una congiuntivite follicolare. I tamponi congiuntivali effettuati sono risultati positivi per CT e la tipizzazione ha evidenziato rispettivamente il genotipo F ed E. In entrambi i neonati è stata instaurata una terapia con Claritromicina, 10 mg/kg/die in due somministrazioni, proseguita per 2 settimane; in un caso si è aggiunta una terapia topica con Ofloxacina collirio 0.3%, 1 goccia per occhio, 4 volte/die. La visita oculistica di controllo ha dimostrato per entrambi completa risoluzione della congiuntivite. Le madri sono state inviate presso l’ambulatorio MTS per ulteriori accertamenti e terapia. Conclusioni. L’infezione da CT nelle donne decorre spesso in maniera asintomatica: da qui deriva la necessità di effettuare in gravidanza uno screening per CT, almeno nelle donne più giovani o con fattori di rischio (numero elevato di partner, nuovo partner) per prevenire infezioni, anche gravi, nei neonati.
CONGIUNTIVITE FOLLICOLARE DA CHLAMYDIA TRACHOMATIS NEI NEONATI: UN’INFEZIONE SOTTOSTIMATA?
MARANGONI, ANTONELLA;De Angelis, M;Marsico, C;D'ANTUONO, ANTONIETTA;FOSCHI, CLAUDIO;Faldella, G;CEVENINI, ROBERTO
2012
Abstract
Introduzione. I nati da madri con infezione da Chlamydia trachomatis (CT) sono a rischio di infezioni oculari e polmonari. Nel presente studio riportiamo i casi di due neonati, entrambi nati da madri con infezioni asintomatiche da CT, che nella seconda settimana di vita hanno sviluppato una congiuntivite follicolare. Metodi. I tamponi congiuntivali dei neonati e i campioni di urina delle madri sono stati analizzati in Real-Time PCR con il kit commerciale Versant CT/GC DNA 1.0 (Siemens). E’ stata successivamente eseguita la genotipizzazione, con metodica RFLP per il gene omp1. Risultati. Entrambi i neonati, normali per età gestazionale, sono nati con parto spontaneo e sono stati dimessi in terza giornata in buone condizioni cliniche. Il successivo ricorso alle cure dell’U.O. Neonatologia è avvenuto in un caso per presenza di ittero neonatale e controlli per sospetta infezione congenita da Toxoplasma gondii, e nell’altro per presenza di difficoltà alimentari, scarso accrescimento ponderale ed edema palpebrale. La consulenza oculistica richiesta ha permesso in entrambi i casi di diagnosticare una congiuntivite follicolare. I tamponi congiuntivali effettuati sono risultati positivi per CT e la tipizzazione ha evidenziato rispettivamente il genotipo F ed E. In entrambi i neonati è stata instaurata una terapia con Claritromicina, 10 mg/kg/die in due somministrazioni, proseguita per 2 settimane; in un caso si è aggiunta una terapia topica con Ofloxacina collirio 0.3%, 1 goccia per occhio, 4 volte/die. La visita oculistica di controllo ha dimostrato per entrambi completa risoluzione della congiuntivite. Le madri sono state inviate presso l’ambulatorio MTS per ulteriori accertamenti e terapia. Conclusioni. L’infezione da CT nelle donne decorre spesso in maniera asintomatica: da qui deriva la necessità di effettuare in gravidanza uno screening per CT, almeno nelle donne più giovani o con fattori di rischio (numero elevato di partner, nuovo partner) per prevenire infezioni, anche gravi, nei neonati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.