INTRODUZIONE Le infezioni faringee e rettali da Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoeae sono in aumento, in particolare in gruppi ad alto rischio. Queste localizzazioni possono dare forme asintomatiche che spesso rimangono misconosciute, fungendo così da serbatoio per la trasmissione. Grazie alle loro elevate performance, le tecniche di biologia molecolare rappresentano oggi il metodo di riferimento per la diagnosi di tali infezioni. Nel presente studio riportiamo la prevalenza di infezioni extra-genitali da clamidia e gonococco in una popolazione selezionata afferente all’ambulatorio per le malattie a trasmissione sessuale (MTS) del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. METODI Da Gennaio 2013, tutti i pazienti visitati presso l’ambulatorio MTS del Policlinico e che riferiscono rapporti anali e/o orali non protetti, vengono invitati a sottoporsi alla raccolta, mediante tamponi, di secrezioni prelevate da tali sedi anatomiche per la ricerca degli acidi nucleici di C. trachomatis e N. gonorrhoeae, oltre alla raccolta ormai classica di campioni di urina. Le indagini molecolari vengono eseguite tramite multiplex Real-Time PCR (VERSANT® CT/GC DNA 1.0 Assay; Siemens). In caso di positività per gonococco, i risultati sono confermati con una PCR home-made per il gene porA, mentre la tipizzazione molecolare per le clamidie è condotta con analisi RFLP degli amplificati del gene omp1. RISULTATI Da Gennaio 2013 a Marzo 2014 sono stati analizzati campioni provenienti da 146 uomini omosessuali, 29 uomini eterosessuali e 45 donne, per un totale di 220 urine, 182 tamponi faringei e 119 tamponi rettali. Gli omosessuali sono risultati significativamente più sintomatici (P=0.001) e con più alti tassi di infezione da HIV e sifilide (P<0.001) rispetto ai soggetti eterosessuali. Il 30,9% dei pazienti è risultato positivo per clamidia e/o gonococco in almeno uno dei siti testati e il 29,4% di essi ha mostrato una contemporanea positività in più sedi. In più del 50% dei casi le infezioni sono state rilevate solo a livello extra-genitale senza coinvolgimento uretrale. In generale, la prevalenza delle infezioni faringee è stata pari al 12,6%, con una predominanza di casi da gonococco, mentre in sede rettale la prevalenza era del 29,4%, con una maggior frequenza di infezioni da clamidia. Sintomi faringei sono stati riportati solo nel 26,1% dei casi positivi, mentre i soggetti con infezioni rettali erano più spesso sintomatici. Il serovar E di C. trachomatis è stato il più frequente sia a livello uretrale che faringeo, mentre a livello rettale il genotipo più riscontrato è stato L2. I pazienti con Linfogranuloma venereo rettale erano tutti omosessuali, con alte percentuali di infezione da HIV e sifilide. Tutti i campioni positivi per gonococco con il test Siemens sono stati confermati dalla metodica home-made. CONCLUSIONI L’alto tasso di infezioni extra-genitali, potenzialmente misconosciute, da C. trachomatis e N. gonorrhoeae suggerisce di eseguire indagini basate sui fattori di rischio del singolo paziente, piuttosto che sulla presenza di sintomi specifici

PREVALENZA DI INFEZIONI RETTALI E FARINGEE DA CHLAMYDIA TRACHOMATIS E NEISSERIA GONORRHOEAE IN UNA POPOLAZIONE AD ALTO RISCHIO / Foschi, C.; Marangoni, A.; D'Antuono, A.; Broccoli, A.; Compri, M.; Nardini, P.; Polentano, E.; Cevenini, R.. - CD-ROM. - (2014), pp. 040.40-040.40. (Intervento presentato al convegno XLIII Congresso Nazionale AMCLI tenutosi a Rimini, Italia nel 4-7 Novembre 2014).

PREVALENZA DI INFEZIONI RETTALI E FARINGEE DA CHLAMYDIA TRACHOMATIS E NEISSERIA GONORRHOEAE IN UNA POPOLAZIONE AD ALTO RISCHIO

FOSCHI, CLAUDIO;MARANGONI, ANTONELLA;D'ANTUONO, ANTONIETTA;CEVENINI, ROBERTO
2014

Abstract

INTRODUZIONE Le infezioni faringee e rettali da Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoeae sono in aumento, in particolare in gruppi ad alto rischio. Queste localizzazioni possono dare forme asintomatiche che spesso rimangono misconosciute, fungendo così da serbatoio per la trasmissione. Grazie alle loro elevate performance, le tecniche di biologia molecolare rappresentano oggi il metodo di riferimento per la diagnosi di tali infezioni. Nel presente studio riportiamo la prevalenza di infezioni extra-genitali da clamidia e gonococco in una popolazione selezionata afferente all’ambulatorio per le malattie a trasmissione sessuale (MTS) del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. METODI Da Gennaio 2013, tutti i pazienti visitati presso l’ambulatorio MTS del Policlinico e che riferiscono rapporti anali e/o orali non protetti, vengono invitati a sottoporsi alla raccolta, mediante tamponi, di secrezioni prelevate da tali sedi anatomiche per la ricerca degli acidi nucleici di C. trachomatis e N. gonorrhoeae, oltre alla raccolta ormai classica di campioni di urina. Le indagini molecolari vengono eseguite tramite multiplex Real-Time PCR (VERSANT® CT/GC DNA 1.0 Assay; Siemens). In caso di positività per gonococco, i risultati sono confermati con una PCR home-made per il gene porA, mentre la tipizzazione molecolare per le clamidie è condotta con analisi RFLP degli amplificati del gene omp1. RISULTATI Da Gennaio 2013 a Marzo 2014 sono stati analizzati campioni provenienti da 146 uomini omosessuali, 29 uomini eterosessuali e 45 donne, per un totale di 220 urine, 182 tamponi faringei e 119 tamponi rettali. Gli omosessuali sono risultati significativamente più sintomatici (P=0.001) e con più alti tassi di infezione da HIV e sifilide (P<0.001) rispetto ai soggetti eterosessuali. Il 30,9% dei pazienti è risultato positivo per clamidia e/o gonococco in almeno uno dei siti testati e il 29,4% di essi ha mostrato una contemporanea positività in più sedi. In più del 50% dei casi le infezioni sono state rilevate solo a livello extra-genitale senza coinvolgimento uretrale. In generale, la prevalenza delle infezioni faringee è stata pari al 12,6%, con una predominanza di casi da gonococco, mentre in sede rettale la prevalenza era del 29,4%, con una maggior frequenza di infezioni da clamidia. Sintomi faringei sono stati riportati solo nel 26,1% dei casi positivi, mentre i soggetti con infezioni rettali erano più spesso sintomatici. Il serovar E di C. trachomatis è stato il più frequente sia a livello uretrale che faringeo, mentre a livello rettale il genotipo più riscontrato è stato L2. I pazienti con Linfogranuloma venereo rettale erano tutti omosessuali, con alte percentuali di infezione da HIV e sifilide. Tutti i campioni positivi per gonococco con il test Siemens sono stati confermati dalla metodica home-made. CONCLUSIONI L’alto tasso di infezioni extra-genitali, potenzialmente misconosciute, da C. trachomatis e N. gonorrhoeae suggerisce di eseguire indagini basate sui fattori di rischio del singolo paziente, piuttosto che sulla presenza di sintomi specifici
2014
Atti del XLIII Congresso Nazionale AMCLI
40
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PREVALENZA DI INFEZIONI RETTALI E FARINGEE DA CHLAMYDIA TRACHOMATIS E NEISSERIA GONORRHOEAE IN UNA POPOLAZIONE AD ALTO RISCHIO / Foschi, C.; Marangoni, A.; D'Antuono, A.; Broccoli, A.; Compri, M.; Nardini, P.; Polentano, E.; Cevenini, R.. - CD-ROM. - (2014), pp. 040.40-040.40. (Intervento presentato al convegno XLIII Congresso Nazionale AMCLI tenutosi a Rimini, Italia nel 4-7 Novembre 2014).
Foschi, C.; Marangoni, A.; D'Antuono, A.; Broccoli, A.; Compri, M.; Nardini, P.; Polentano, E.; Cevenini, R.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/531851
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