La mostra Italian Women Artists (Washington, 16 marzo – 15 luglio) di rilevanza internazionale, organizzata dal National Museum of Women in the Arts di Washington in collaborazione con la Soprintendenza per il Polo Museale Romano e per la quale si è fatto parte del comitato scientifico, ha riunito le opere delle maggiori artiste italiane tra il XV e la metà del XVII secolo. Scaturita dagli studi sulle donne che nell’ultimo decennio del Novecento hanno registrato un’intensa accelerazione, la mostra ha consentito una rilettura della cosiddetta “arte al femminile” alla luce di metodologie innovative che mettono a fuoco soprattutto la condizione storica dell’artista; il percorso individuato ha permesso, inoltre, di svelare un’opera inedita di Lavinia Fontana e di proporre nuove attribuzioni. La mostra, accompagnata da un catalogo, è stata l’occasione di mettere a punto la conoscenza della produzione artistica femminile.
C. Strinati, J. Pomeroy, V. Fortunati, V. Rubbi (2007). Italian Women Artists from Renaissance to Baroque.
Italian Women Artists from Renaissance to Baroque
RUBBI, VALERIA
2007
Abstract
La mostra Italian Women Artists (Washington, 16 marzo – 15 luglio) di rilevanza internazionale, organizzata dal National Museum of Women in the Arts di Washington in collaborazione con la Soprintendenza per il Polo Museale Romano e per la quale si è fatto parte del comitato scientifico, ha riunito le opere delle maggiori artiste italiane tra il XV e la metà del XVII secolo. Scaturita dagli studi sulle donne che nell’ultimo decennio del Novecento hanno registrato un’intensa accelerazione, la mostra ha consentito una rilettura della cosiddetta “arte al femminile” alla luce di metodologie innovative che mettono a fuoco soprattutto la condizione storica dell’artista; il percorso individuato ha permesso, inoltre, di svelare un’opera inedita di Lavinia Fontana e di proporre nuove attribuzioni. La mostra, accompagnata da un catalogo, è stata l’occasione di mettere a punto la conoscenza della produzione artistica femminile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.