Il patrimonio culturale, soprattutto se caratterizzato dalle piccole e medie dimensioni delle organizzazioni che lo compongono, trae dal territorio in cui insiste la vivacità e la qualificazione necessarie a proiettarsi poi verso un messag-gio da poter fornire all’intero pianeta. L’obiettivo di studiare, attraverso un caso di scuola, le mo-dalità di rendicontazione, permette di evidenziare come la stessa diventa promotrice a favore del territorio di quella cultura necessaria al suo sviluppo(Bagdalli (2001, Donato, 2004). La rendicontazione del caso in parola si sviluppa utilizzando il modello che sottolinea l’importanza della coerenza con la mission e la governance della stessa (Matacena, 2005). In merito alla mission e alla governance, si presentano alcu-ne considerazioni preliminari rinviando per approfondimen-ti nel caso in parola a Rocchi, Acerboni(2011). Tali conside-razioni permettono, dal punto di vista teorico di sottolineare alcuni aspetti, che potrebbero creare interferenze, sia nella misurazione dei risultati, sia nella modalità di rendiconta-zione( Catturi, 2001). La prima potenziale interferenza riguarda l’essere formal-mente struttura giuridica privata nella fattispecie giuridica di associazione e contemporaneamente essere sottoposta alle decisioni politiche pubbliche da parte degli associati e so-prattutto da parte della Provincia di Ancona, che nomina anche il presidente della stessa. La presenza della forma giuridica privata comporta tutte le problematiche inerenti le aziende non profit(Matacena, 1999), il cui obiettivo di responsabilità sociale(Matacena, 1993) non le esime dalla sopravvivenza e quindi dal rispetto di un vincolo di carattere economico minimo tale da permet-tere loro di avere prospettive nel lungo periodo. Questo aspetto, nel caso in parola, è meno rilevante, in quanto la visione del lungo termine si restringe all’arco di tempo per cui l’azienda(Capaldo, 1995) si sviluppa, che è circoscritto a 15 anni. Questo non la esime però dal creare valore da un lato e dall’altro nel tenere conto che i benefici della sua atti-vità non sono sicuramente a breve termine e tanto meno misurabili. La seconda caratteristica è che gli obiettivi e la governance di tale azienda sono influenzati in modo significativo dagli orientamenti e dalle scelte politiche, per cui il soggetto eco-nomico pubblico, in questo caso i cittadini, rappresentati in-direttamente dai politici, giocano un ruolo di notevole im-portanza per il governo dell’azienda( Borgonovi, 1996). Questa caratteristica può avere risvolti positivi ma anche ri-svolti negativi. I risvolti positivi si sviluppano se le scelte sono effettuate tenendo conto della neutralità rispetto ai diversi stakehol-des(Rocchi e Acerboni, 2011) e dell’equità rispetto ai citta-dini perseguendo l’obiettivo del bene comune(Zamagni, 2008). A questo proposito, la letteratura in merito al pro-cesso contabile, che permette la determinazione e la comu-nicazione dei risultati, mette in rilievo lo stretto legame con il potere politico e soprattutto la funzione di servizioe/o di servilismo in senso dispregiativo, che la rendicontazione ha nei confronti del potere(Briloff, 1981, Cooper, 2005). I risvolti negativi invece, si riscontrano nella parziarietà del-le decisioni politiche e nei conflitti di interesse, che possono interferire nelle decisioni eque. Questo orienta le decisioni al bene “individuale”anziché al bene comune. In questo ca-so la rendicontazione ha la funzione di supporto di scel-te,che potrebbero rivelarsi deleterie per il bene comune nel lungo periodo.
Maria Gabriella, B. (2014). I musei in "rete": la rendicontazione esterna dell'associazione "Sistema museale della Provincia di Ancona". Roma : Aracne.
I musei in "rete": la rendicontazione esterna dell'associazione "Sistema museale della Provincia di Ancona"
BALDARELLI, MARIA-GABRIELLA
2014
Abstract
Il patrimonio culturale, soprattutto se caratterizzato dalle piccole e medie dimensioni delle organizzazioni che lo compongono, trae dal territorio in cui insiste la vivacità e la qualificazione necessarie a proiettarsi poi verso un messag-gio da poter fornire all’intero pianeta. L’obiettivo di studiare, attraverso un caso di scuola, le mo-dalità di rendicontazione, permette di evidenziare come la stessa diventa promotrice a favore del territorio di quella cultura necessaria al suo sviluppo(Bagdalli (2001, Donato, 2004). La rendicontazione del caso in parola si sviluppa utilizzando il modello che sottolinea l’importanza della coerenza con la mission e la governance della stessa (Matacena, 2005). In merito alla mission e alla governance, si presentano alcu-ne considerazioni preliminari rinviando per approfondimen-ti nel caso in parola a Rocchi, Acerboni(2011). Tali conside-razioni permettono, dal punto di vista teorico di sottolineare alcuni aspetti, che potrebbero creare interferenze, sia nella misurazione dei risultati, sia nella modalità di rendiconta-zione( Catturi, 2001). La prima potenziale interferenza riguarda l’essere formal-mente struttura giuridica privata nella fattispecie giuridica di associazione e contemporaneamente essere sottoposta alle decisioni politiche pubbliche da parte degli associati e so-prattutto da parte della Provincia di Ancona, che nomina anche il presidente della stessa. La presenza della forma giuridica privata comporta tutte le problematiche inerenti le aziende non profit(Matacena, 1999), il cui obiettivo di responsabilità sociale(Matacena, 1993) non le esime dalla sopravvivenza e quindi dal rispetto di un vincolo di carattere economico minimo tale da permet-tere loro di avere prospettive nel lungo periodo. Questo aspetto, nel caso in parola, è meno rilevante, in quanto la visione del lungo termine si restringe all’arco di tempo per cui l’azienda(Capaldo, 1995) si sviluppa, che è circoscritto a 15 anni. Questo non la esime però dal creare valore da un lato e dall’altro nel tenere conto che i benefici della sua atti-vità non sono sicuramente a breve termine e tanto meno misurabili. La seconda caratteristica è che gli obiettivi e la governance di tale azienda sono influenzati in modo significativo dagli orientamenti e dalle scelte politiche, per cui il soggetto eco-nomico pubblico, in questo caso i cittadini, rappresentati in-direttamente dai politici, giocano un ruolo di notevole im-portanza per il governo dell’azienda( Borgonovi, 1996). Questa caratteristica può avere risvolti positivi ma anche ri-svolti negativi. I risvolti positivi si sviluppano se le scelte sono effettuate tenendo conto della neutralità rispetto ai diversi stakehol-des(Rocchi e Acerboni, 2011) e dell’equità rispetto ai citta-dini perseguendo l’obiettivo del bene comune(Zamagni, 2008). A questo proposito, la letteratura in merito al pro-cesso contabile, che permette la determinazione e la comu-nicazione dei risultati, mette in rilievo lo stretto legame con il potere politico e soprattutto la funzione di servizioe/o di servilismo in senso dispregiativo, che la rendicontazione ha nei confronti del potere(Briloff, 1981, Cooper, 2005). I risvolti negativi invece, si riscontrano nella parziarietà del-le decisioni politiche e nei conflitti di interesse, che possono interferire nelle decisioni eque. Questo orienta le decisioni al bene “individuale”anziché al bene comune. In questo ca-so la rendicontazione ha la funzione di supporto di scel-te,che potrebbero rivelarsi deleterie per il bene comune nel lungo periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.