Il presente contributo illustra le fasi principali di una serie di indagini di tipo geometrico-prospettiche condotte sulla quadratura denominata “La caduta di Fetonte”, realizzata nel 1551 da Tibaldi in una sala al piano terreno di Palazzo Poggi a Bologna. Tale quadratura si inserisce in un importante ed illustre panorama di realizzazioni pittoriche bolognesi in cui le regole geometriche sottese alla architettura dipinta possono oggi essere indagate grazie all’utilizzo di tecniche di rilievo digitale tridimensionale, in grado di fornire informazioni estremamente dettagliate dello spazio architettonico reale e di quello dipinto. L’assenza, in molti casi, di fonti documentali certe, in grado di illustrare i procedimenti rigorosi e gli espedienti adottati dai pittori proprio in fase di trasposizione di concetti scientifici alle loro realizzazioni artistiche, può pertanto essere oggi colmata proprio grazie alla disponibilità di metodi di indagine e di restituzione messi a punto nel campo del Rilievo e della Computer Grafica che consentono di simulare all’interno di scene tridimensionali possibili processi generativi alla base della concezione e della realizzazione di tali prospettive, in un continuo rimando fra teoria e prassi.
Anna Maria Manferdini (2015). LE ARCHITETTURE DELL’INGANNO DI PELLEGRINO TIBALDI A BOLOGNA. Firenze : Firenze University Press.
LE ARCHITETTURE DELL’INGANNO DI PELLEGRINO TIBALDI A BOLOGNA
MANFERDINI, ANNA MARIA
2015
Abstract
Il presente contributo illustra le fasi principali di una serie di indagini di tipo geometrico-prospettiche condotte sulla quadratura denominata “La caduta di Fetonte”, realizzata nel 1551 da Tibaldi in una sala al piano terreno di Palazzo Poggi a Bologna. Tale quadratura si inserisce in un importante ed illustre panorama di realizzazioni pittoriche bolognesi in cui le regole geometriche sottese alla architettura dipinta possono oggi essere indagate grazie all’utilizzo di tecniche di rilievo digitale tridimensionale, in grado di fornire informazioni estremamente dettagliate dello spazio architettonico reale e di quello dipinto. L’assenza, in molti casi, di fonti documentali certe, in grado di illustrare i procedimenti rigorosi e gli espedienti adottati dai pittori proprio in fase di trasposizione di concetti scientifici alle loro realizzazioni artistiche, può pertanto essere oggi colmata proprio grazie alla disponibilità di metodi di indagine e di restituzione messi a punto nel campo del Rilievo e della Computer Grafica che consentono di simulare all’interno di scene tridimensionali possibili processi generativi alla base della concezione e della realizzazione di tali prospettive, in un continuo rimando fra teoria e prassi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.