Gli statuti cittadini medievali per le motivazioni e le attese con cui maturarono e furono promulgati, presentano alcune evidenti analogie di fondo, ma nella varietà dei contesti in cui si calarono ed ebbero vigore, assunsero naturalmente significati e incidenze differenti non solo tra città diverse, ma anche in relazione a frangenti e periodi e congiunture che si succedettero ed alternarono nelle vicende delle stesse comunità. senza ulteriori riscontri e verifiche, non è possibile dedurre dai soli codici superstiti la reale incidenza ed efficacia dei loro provvedimenti, le cui semplici formulazioni non possono che indicare intenti e fornire elementi di conoscenza indiretta delle questioni che toccavano. Queste esigenze di approfondimento sono particolarmente necessarie nei casi in cui i codici furono conseguenti ad affermazioni, rivolgimenti o restaurazioni di tipo politico e sociale; cioè quando divennero una sorta di manifesto politico o di circolare procedurale delle componenti che avevano acquisito o consolidato prevalenze nella capacità deliberante negli organi decisionali di una società cittadina o di un’associazione. È questo il caso degli statuti del comune di Bologna del 1288,
DONDARINI, R. (2014). Tra esigenze di riordino e volontà antimagnatizie. Gli statuti di Bologna del 1288. Firenze : Firenze University Press.
Tra esigenze di riordino e volontà antimagnatizie. Gli statuti di Bologna del 1288
DONDARINI, ROLANDO
2014
Abstract
Gli statuti cittadini medievali per le motivazioni e le attese con cui maturarono e furono promulgati, presentano alcune evidenti analogie di fondo, ma nella varietà dei contesti in cui si calarono ed ebbero vigore, assunsero naturalmente significati e incidenze differenti non solo tra città diverse, ma anche in relazione a frangenti e periodi e congiunture che si succedettero ed alternarono nelle vicende delle stesse comunità. senza ulteriori riscontri e verifiche, non è possibile dedurre dai soli codici superstiti la reale incidenza ed efficacia dei loro provvedimenti, le cui semplici formulazioni non possono che indicare intenti e fornire elementi di conoscenza indiretta delle questioni che toccavano. Queste esigenze di approfondimento sono particolarmente necessarie nei casi in cui i codici furono conseguenti ad affermazioni, rivolgimenti o restaurazioni di tipo politico e sociale; cioè quando divennero una sorta di manifesto politico o di circolare procedurale delle componenti che avevano acquisito o consolidato prevalenze nella capacità deliberante negli organi decisionali di una società cittadina o di un’associazione. È questo il caso degli statuti del comune di Bologna del 1288,I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


