Il luogo, la città di Codroipo con la sua storia e la sua memoria, suggerisce il tema su cui si fonda il progetto: la modificazione, intesa come presa di coscienza dell'importanza del reale, come strumento in grado di stabilire un rapporto tra nuovo ed esistente. Il progetto ricerca nella storia del luogo i materiali su cui fondare le proprie regole, cercando di costruire un sistema di relazioni e connessioni che tengano insieme lo spazio costruito e lo spazio aperto, nel tentativo di conferire alla città un senso nuovo. L’attenzione si concentra su pochi ma precisi elementi: da un lato la reinterpretazione dei luoghi urbani della città intesi come spazi‐identità e dall'altro la definizione dell'isolato urbano come sintesi in cui spazio pubblico e privato, così come tipo e forma urbana, trovano un momento di sintesi e di reciproca co‐esistenza. La proposta progettuale individua, all’interno dell’ambito di intervento definito dal bando, una successione di parti caratterizzate ciascuna da una precisa identità, frutto della sedimentazione di eventi e trasformazioni. A fronte dell’individuazione dei caratteri e degli elementi che definiscono la riconoscibilità delle parti esprimendone il valore in quanto luoghi consolidati nella memoria, il progetto compie una scelta ben precisa che consiste nella riaffermazione di tali caratteri ed elementi considerandoli patrimonio comune, nella convinzione che solo a partire da una valorizzazione di queste preesistenze sia possibile prefigurare una trasformazione coerente e realmente sostenibile. Per questo l’intervento disegna una trasformazione dei luoghi evidenziandone i valori consolidati ed agendo secondo un’idea di continuità e non di rottura. La rinuncia a qualsiasi imposizione radicale risponde all’esigenza di perseguire un’attenta e delicata sintesi con l’esistente, interpretato da un lato come patrimonio della memoria collettiva, senso di appartenenza di una comunità, dall’altro come fonte di suggestioni materiali ed immateriali per il progetto. La valorizzazione delle identità delle parti corrisponde all’idea di un centro urbano inteso come sequenza di luoghi dotati di una propria autonomia formale ma in grado, al tempo stesso, di costruire un sistema spaziale caratterizzato da una forte integrazione fra le parti. Un sistema dotato di continuità, in cui ogni elemento, adeguatamente connesso all’insieme cui appartiene, stabilisca relazioni chiare ed immediate, contribuendo alla costruzione di scenari in cui possano esprimersi con pienezza le dinamiche della socializzazione e, più in generale, la dimensione collettiva di una comunità. In questo senso lo spazio aperto, il sistema dei vuoti, assume il ruolo di spina dorsale in grado di stabilire collegamenti, favorire connessioni, suggerire pause, esprimere differenti livelli di accessibilità, sia dal punto di vista fisico che percettivo, alle aree del centro storico. Il progetto rilegge lo spazio pubblico della città riconfermando per alcune parti la vocazione consolidata nel tempo e proponendo per altre l’integrazione delle attuali funzioni con nuovi usi che siano in grado di recepire e interpretare le esigenze della vita contemporanea.
Gulinello, F., Mucelli, E., Pulelli, L., Rössl, S. (2014). Concorso di idee per la riqualificazione urbanistica del centro di Codroipo.
Concorso di idee per la riqualificazione urbanistica del centro di Codroipo
GULINELLO, FRANCESCO;MUCELLI, ELENA;PULELLI, LORENA;ROSSL, STEFANIA
2014
Abstract
Il luogo, la città di Codroipo con la sua storia e la sua memoria, suggerisce il tema su cui si fonda il progetto: la modificazione, intesa come presa di coscienza dell'importanza del reale, come strumento in grado di stabilire un rapporto tra nuovo ed esistente. Il progetto ricerca nella storia del luogo i materiali su cui fondare le proprie regole, cercando di costruire un sistema di relazioni e connessioni che tengano insieme lo spazio costruito e lo spazio aperto, nel tentativo di conferire alla città un senso nuovo. L’attenzione si concentra su pochi ma precisi elementi: da un lato la reinterpretazione dei luoghi urbani della città intesi come spazi‐identità e dall'altro la definizione dell'isolato urbano come sintesi in cui spazio pubblico e privato, così come tipo e forma urbana, trovano un momento di sintesi e di reciproca co‐esistenza. La proposta progettuale individua, all’interno dell’ambito di intervento definito dal bando, una successione di parti caratterizzate ciascuna da una precisa identità, frutto della sedimentazione di eventi e trasformazioni. A fronte dell’individuazione dei caratteri e degli elementi che definiscono la riconoscibilità delle parti esprimendone il valore in quanto luoghi consolidati nella memoria, il progetto compie una scelta ben precisa che consiste nella riaffermazione di tali caratteri ed elementi considerandoli patrimonio comune, nella convinzione che solo a partire da una valorizzazione di queste preesistenze sia possibile prefigurare una trasformazione coerente e realmente sostenibile. Per questo l’intervento disegna una trasformazione dei luoghi evidenziandone i valori consolidati ed agendo secondo un’idea di continuità e non di rottura. La rinuncia a qualsiasi imposizione radicale risponde all’esigenza di perseguire un’attenta e delicata sintesi con l’esistente, interpretato da un lato come patrimonio della memoria collettiva, senso di appartenenza di una comunità, dall’altro come fonte di suggestioni materiali ed immateriali per il progetto. La valorizzazione delle identità delle parti corrisponde all’idea di un centro urbano inteso come sequenza di luoghi dotati di una propria autonomia formale ma in grado, al tempo stesso, di costruire un sistema spaziale caratterizzato da una forte integrazione fra le parti. Un sistema dotato di continuità, in cui ogni elemento, adeguatamente connesso all’insieme cui appartiene, stabilisca relazioni chiare ed immediate, contribuendo alla costruzione di scenari in cui possano esprimersi con pienezza le dinamiche della socializzazione e, più in generale, la dimensione collettiva di una comunità. In questo senso lo spazio aperto, il sistema dei vuoti, assume il ruolo di spina dorsale in grado di stabilire collegamenti, favorire connessioni, suggerire pause, esprimere differenti livelli di accessibilità, sia dal punto di vista fisico che percettivo, alle aree del centro storico. Il progetto rilegge lo spazio pubblico della città riconfermando per alcune parti la vocazione consolidata nel tempo e proponendo per altre l’integrazione delle attuali funzioni con nuovi usi che siano in grado di recepire e interpretare le esigenze della vita contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.