Per emorragia digestiva si intende una perdita di sangue da un tratto del tubo digerente indipendentemente dalla sede, dalla causa o dalle modalità di insorgenza. L’emorragia si manifesta con la fuoriuscita di sangue attraverso l’orifizio orale o anale e la perdita comporta uno squilibrio emodinamico variabile in rapporto alla quantità di sangue perduta. Le emorragie digestive possono essere classificate in base alla modalità di insorgenza in acute e croniche. Le emorragie digestive acute sono situazioni di emergenza che comportano un rischio per la vita del paziente. Nonostante i progressi della medicina le emorragie del tratto digerente rimangono un’importante causa di ricovero e sono un fattore notevole per quanto riguarda la morbilità e la mortalità (6-20%). Si stima un’incidenza di 1-2 su 1.000 abitanti all’anno nel mondo occidentale. Le perdite ematiche croniche dal tubo digerente sono sanguinamenti rilevabili solo con indagini di laboratorio come la ricerca di sangue occulto, accompagnate da segni e sintomi da anemizzazione cronica dovuta allo stillicidio ematico di lieve entità. La ricerca della fonte del sanguinamento porta non di rado alla scoperta di una neoplasia del tratto digerente. L'emorragia può originare da qualsiasi punto del tratto gastroenterico inclusi gli organi annesi al tubo digerente quali il fegato (attraverso le vie biliari) e il pancreas. In base all’origine anatomica del sanguinamento si distinguono emorragie alte (prossimali al legamento di Treiz) e basse (distali rispetto al Treiz). Le emorragie digestive superiori sono circa 4-5 volte più frequenti rispetto a quelle inferiori e il trattamento finale della fonte di sanguinamento è radicalmente diversa per cui è di fondamentale importanza saper differenziare già con gli strumenti semplici e concreti della semeiotica l’origine dell’emorragia. A tal fine la conoscenza dei sintomi e dei segni è indispensabile.
Tsvian, M., Pisano, A., Nardo, B.. (2013). Emorragie digestive. Bologna : Società Editrice Esculapio srl.
Emorragie digestive
NARDO, BRUNO
2013
Abstract
Per emorragia digestiva si intende una perdita di sangue da un tratto del tubo digerente indipendentemente dalla sede, dalla causa o dalle modalità di insorgenza. L’emorragia si manifesta con la fuoriuscita di sangue attraverso l’orifizio orale o anale e la perdita comporta uno squilibrio emodinamico variabile in rapporto alla quantità di sangue perduta. Le emorragie digestive possono essere classificate in base alla modalità di insorgenza in acute e croniche. Le emorragie digestive acute sono situazioni di emergenza che comportano un rischio per la vita del paziente. Nonostante i progressi della medicina le emorragie del tratto digerente rimangono un’importante causa di ricovero e sono un fattore notevole per quanto riguarda la morbilità e la mortalità (6-20%). Si stima un’incidenza di 1-2 su 1.000 abitanti all’anno nel mondo occidentale. Le perdite ematiche croniche dal tubo digerente sono sanguinamenti rilevabili solo con indagini di laboratorio come la ricerca di sangue occulto, accompagnate da segni e sintomi da anemizzazione cronica dovuta allo stillicidio ematico di lieve entità. La ricerca della fonte del sanguinamento porta non di rado alla scoperta di una neoplasia del tratto digerente. L'emorragia può originare da qualsiasi punto del tratto gastroenterico inclusi gli organi annesi al tubo digerente quali il fegato (attraverso le vie biliari) e il pancreas. In base all’origine anatomica del sanguinamento si distinguono emorragie alte (prossimali al legamento di Treiz) e basse (distali rispetto al Treiz). Le emorragie digestive superiori sono circa 4-5 volte più frequenti rispetto a quelle inferiori e il trattamento finale della fonte di sanguinamento è radicalmente diversa per cui è di fondamentale importanza saper differenziare già con gli strumenti semplici e concreti della semeiotica l’origine dell’emorragia. A tal fine la conoscenza dei sintomi e dei segni è indispensabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


